Una piccola giungla
in mezzo alla Spina Verde

Nell'inserto "Weekend" in edicola oggi con "La Provincia" anche una proposta di itinerario: meta l'area umida di Parè, passando lungo la cancellata che segna il confine con la Svizzera

COMO - C'e un bosco fitto di ontani neri, piegati sopra un corso d'acqua, e attorno robinie, betulle, pini silvestri, querce, noccioli e biancospini, con in mezzo una radura erbosa. Il ruscello è un affluente del torrente Lura, che passa sotto un ponticello di legno e si allarga a creare quelle che, con un po' di fantasia, potrebbero sembrare delle sabbie mobili.
Tutto ciò fa assomigliare vagamente questo angolo della Spina Verde alla giungla. Una suggestione che ogni tanto porta qui gli appassionati di softair: capita di vederli, tra le foglie, vestiti in mimetica, con i loro fucili ad aria compressa.
Ma, a parte questa presenza saltuaria (e coreografica), l'area umida di Parè è molto meno conosciuta e frequentata di altri spazi verdi nei dintorni di Como. La quiete, una natura pressoché incontaminata, e un pizzico di storia testimoniato dalla vecchia rete di confine con la Svizzera, fanno di questo luogo un punto di interesse notevole. Che ha peraltro il pregio di essere facilmente accessibile.
Chi ha bambini piccoli, o scarsa propensione al trekking, può arrivare in auto fino a Parè, seguire il cartello marrone che indica l'accesso al Sentiero 8 della Spina Verde, lasciare la macchina in via Alla Valle e raggiungere l'area umida attraverso un percorso in piano (evitare, in successione, prima una strada sterrata che scende e poi un sentiero che si inerpica) di meno di un chilometro. Inoltre, la passeggiata costeggia alcuni terreni recintati, abitati da cavalli, asini e capre, che fanno la gioia dei più piccoli. Senza contare che, subito dopo aver lasciato l'auto, ci si imbatte, sulla sinistra, in un castagneto prodigo di frutti. Anche se molti hanno già fatto incetta.
Chi è più disponibile a camminare, può raggiungere l'area umida di Parè attraverso due sentieri "istituzionali", quelli segnalati dall'ente parco che gestisce la Spina Verde. Uno è il numero 8 (nella mappa a fianco), che parte in via alla Torre a Cavallasca, e compie un percorso ad anello di 2,2 chilometri, si interesse naturalistico, essendo costellato di massi erratici e da tante essenze arboree, compresi dei rarissimi capperi.
Un'alternativa, più lunga, è seguire il sentiero confinale (indicato dal n° 2 sui cartelli) che parte da Como, località Cardano.
In questo caso si cammina per 5 chilometri e mezzo, sempre in prossimità della cancellata di confine, e si viene ripagati dalla possibilità di ammirare parte delle fortificazioni della Grande guerra. La più importante il fortino del Monte Sasso.

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