Omaggio a Philip Glass
Il cd della comasca Sacchi

L'arpista ha inciso un nuovo capitolo della collana "ritratti musicali", dedicato al padre del minimalismo americano

COMO - Prosegue il progetto "Portraits" dell'arpista comasca Floraleda Sacchi: il nuovo volume di questa preziosa collana di "ritratti musicali" è dedicato al padre del minimalismo americano, Philip Glass. "Metamorphosis" è stato pubblicato lo scorso 22 novembre e ha subito riscosso un immediato interesse nell'ambiente classico internazionale bissando i consensi suscitati dall'altra opera che l'artista di Fino Mornasco aveva dedicato a questo genere così peculiare, "Minimal harp".
Pubblicato da una grande e storica etichetta europea come la Decca, quell'album aveva rappresentato la consacrazione definitiva per la Sacchi, con vendite record pur trattandosi di una raccolta di brani per arpa sola: un azzardo, potrebbero pensare alcuni, che invece si è rivelato vincente e la fama si è consolidata grazie ai successivi "Harp dances" e "Harp favourites".
Chi segue la carriera di Floraleda sa che gli impegni sono molteplici: in questi giorni è in Toscana, impegnata nelle repliche di "Donna non rieducabile", uno spettacolo dal forte contenuto di denuncia (ispirato alla vicenda della giornalista russa Anna Politkovskaja, troppo "scomoda" per restare in vita), poco più di un mese fa ha visto pubblicare "Casa mia", l'attesa collaborazione con un altra gloria comasca, il tenore Marco Berti, e, prima di Glass, aveva realizzato con "Happy birthday, John" uno degli omaggi più particolari resi a John Cage nell'anno del centenario della nascita del grande provocatore.

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