Eleca, intesa con i sindacati
C'è la firma per il passaggio

Si all'affitto del ramo d'azienda. Sbloccati gli arretrati, via libera alla seconda tranche di 500 euro. Sarà il Tribunale di Como ad avere l'ultima parola.

COMO Sarà il Tribunale di Como ad avere l'ultima parola. Ma, intanto, da ieri c'è la firma dei sindacati sull'accordo, raggiunto venerdì, per il primo passo verso il passaggio di proprietà, l'affitto di ramo d'azienda. Nel giorno in cui la Eleca di Roberto Manzoni annuncia lo sblocco di alcune liquidità: entro la fine di questa settimana, verserà i secondi 500 euro del mese di luglio.
Novità: dalla bozza del documento firmato dalle parti, è stata tolta l'opzione della rinuncia ad avere a pretendere alcunché dalla futura Eleca di Raffaele Tognacca, ex manager Erg, pronto a subentrare nella gestione del general contractor di via Como. Con 19 lavoratori. In due anni potrebbero diventare 70. Intanto i sindacati si interrogano sulla possibilità di continuare o meno il presidio.
Ieri giornata importante per l'azienda «tutto compreso il muro».
I 142 dipendenti sono arrivati al quinto mese a zero euro, causa arretrati e sospensione della cassa integrazione. Per le nuove norme, niente mensilità se l'azienda, come Eleca, ha sospeso l'attività per presentare il piano di concordato preventivo, l'offerta del debitore Roberto Manzoni per provare a soddisfare i creditori, ed evitare il fallimento.
Ieri, le prime firme dei sindacalisti. «I lavoratori - dice Ettore Onano Fiom Cgil - sono rimasti al presidio perché l'accordo sottoscritto non ha risolto nell'immediato i loro problemi. Intanto abbiamo firmato. Bene che dall'accordo sindacale sia stata eliminata la possibilità, data a ogni lavoratore, di rinunciare espressamente o meno a eventuali cause future nei confronti di Tognacca».

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