Turismo a Como
Lo salvano i cinesi

Secondo l'analisi di Unioncamere e della Liuc il segno meno non deve far preoccupare

COMO Nonostante ci siano sempre più fine settimana minati dal maltempo, come quello di ieri in cui non ci sono state code nè alla funicolare, nè alla navigazione, nè agli autosilo, il turismo a Como regge.
Previsioni ottimistiche
«Noi siamo quelli messi meno peggio, dice Andrea Camesasca, vice presidente degli albergatori di Confcommercio, guardando i dati della stagione invernale di Unioncamere, Liuc e Regione Lombardia.
Secondo il bilancio lombardo Travel (Tourism reporting and volumes evaluation in Lombardiy) Como infatti ha una tenuta debole (insieme a Milano, Mantova e Monza Brianza). Rispetto allo stesso periodo del 2011 perde infatti solo il 2,25 per cento di arrivi e il -0,14 per cento di presenze in albergo (-0,38 e 0-35 nelle strutture extra alberghiere).
E questo nonostante il 2012 si è chiuso con -5,4 per cento di arrivi e -6,4 per cento di presenze.
Pavia, per esempio, perde il 9,42 per cento, Bergamo il 7, Lecco il 10, Varese il 9, Sondrio perde meno, ma perde sempre il 5. A far da traino a Como il turismo d'affari e il lago, mentre perde la montagna (a Lecco la situazione è invertita anche se entrambi i segni sono negativi).

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