"Gli Autovelox sono in regola
E ora più semafori poliziotto"

Mentre a livello nazionale il ministro Maroni detta nuove regole per i dispositivi di controllo della velocità, a Como l’assessore alla Mobilità Fulvio Caradonna sollecita un incremento del numero dei photored

Mentre a livello nazionale il ministro Maroni detta nuove regole per gli autovelox, più garantiste per gli automobilisti, a Como l’assessore alla Mobilità Fulvio Caradonna sollecita un incremento dei photored, i semafori che danno le multe, oggetto di svariate contestazioni da parte della associazioni dei consumatori. L’assessore ieri ha precisato che per ora si tratta di una sua iniziativa personale, non di un indirizzo condiviso dalla giunta, ma ha detto chiaramente che ai tre semafori poliziotto operativi al momento, ne andrebbero aggiunti altri per garantire un più rigoroso rispetto del codice della strada.
Non ha, invece, destato sorprese a Palazzo Cernezzi l’iniziativa di Maroni. Secondo il comandante della polizia locale Vincenzo Graziani le disposizioni contenute nel documento ministeriale, nel capoluogo lariano sono già applicate. Per esempio, la gestione. Una delle principali disposizioni del ministero dell’Interno vieta infatti che la gestione degli apparecchi di rilevazione di velocità sia affidata alle società private, che possono, invece, solo noleggiarli e nulla di più. Questo per evitare che nelle mani di società a scopo di lucro sia affidata la sicurezza dei cittadini. In altre parole, la titolarità dell’incarico deve essere esclusivamente in capo alle forze di polizia. Soltanto gli agenti della Polizia di Stato o di quella locale sono autorizzati a gestire gli autovelox.
«Questo nella nostra città già avviene - ha assicurato lo stesso comandante Graziani - tanto è vero che gli apparecchi sono tutti di proprietà dell’amministrazione comunale e nessun soggetto privato rientra nella gestione. Ed ora si sta pensando di fare altrettanto anche per i cosiddetti semavelox, gli apparecchi che rilevano il passaggio di un veicolo con il semaforo rosso (su cui la direttiva ministeriale nulla impone, ndr) e che in città sono posizionati in Tangenziale, in via Paoli e in via Dante». La conferma di tale ipotesi arriva dallo stesso Caradonna: «A settembre, in occasione della scadenza dei termini dell’appalto dei semavelox il Comune valuterà se sia il caso o meno di acquistare questa tipologia di apparecchi anziché noleggiarli da una ditta privata a cui bisogna pagare una percentuale per ogni multa elevata e pagata».
Tornando ai rilevatori di velocità, il Ministero dell’Interno chiede che vengano seguite altre precise indicazioni. Per esempio, ogni postazione di rilevazione in cui è installato un autovelox deve essere presegnalata adeguatamente; il corrispettivo dell’appalto non deve essere calcolato in base alle multe; solo gli agenti di polizia possono usare e gestire gli autovelox e effettuare riprese frontali; infine, vanno controllati solo i tratti di strada dove le statistiche individuano il maggior numero di incidenti nel biennio precedente.
«Per quanto riguarda la presegnalazione della postazione - ha spiegato Graziani - questa già avviene per tutti gli apparecchi fissi. Per quanto riguarda postazioni mobili, costituite da auto delle forze di polizia, attendiamo chiarimenti, perché effettivamente quelli in nostra dotazione, come del resto in tutta Lombardia, sono già ben visibili e segnalate dai caratteristici colori e scritte. Come detto, inoltre, gli autovelox sono tutti di proprietà del Comune e quindi solo gli agenti possono usarli, quindi non si pongono i problemi, per esempio, delle riprese frontali né del corrispettivo per la società che li noleggia. Per concludere, già adesso vengono effettuati controlli sulle strade con il più alto indice di sinistrosità. Ogni anno, infatti, all’Istat vengono fornite le statistiche sugli incidenti per calcolare l’indice di sinistrosità. A Como sono tali ovviamente le strade ad alto scorrimento, come la tangenziale, via Paoli, via Giussani, via Napoleona e via Giulio Cesare, ma anche strade in posizione molto centrale dove non ti aspetteresti di vedere automobili sfrecciare così forte. Mi riferisco in particolare a due situazioni, cioè il lungolago e a viale Varese».
Dario Alemanno

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