Abbiamo vinto una battaglia, non la guerra

La lotta contro il muro che oscura il lago sarà ancora lunga: non dobbiamo abbassare la guardia

Cara Provincia,
possiamo tentare di trarre qualche conclusione preliminare sulla vicenda del muro della vergogna?
1) Gli amministratori. Hanno vistosamente sbagliato, hanno tentato di mascherare i loro errori e si sono comportati con arroganza. La loro distanza dai cittadini è divenuta enorme. Un comportamento decoroso dovrebbe suggerire le loro dimissioni anche per evitare che il tenace attaccamento alla "cadrega" possa indurre a sospetti malevoli.
2) La maggioranza. Como ha dato da sempre ampi suffragi al centro-destra. I partiti dell’attuale coalizione hanno il dovere di imporre le dimissioni ai responsabili del brutto episodio (se questi non vi provvedono autonomamente) ed essere in grado di esprimere nuovi personaggi. La loro incapacità a perseguire questo obiettivo confermerà i sospetti dell’autoreferenzialità dei partiti e del loro distacco dai cittadini.
3) La minoranza. E’ troppo facile deprecare quando altri hanno visto ciò che loro per primi avrebbero dovuto vedere. E’ mancato il controllo della minoranza nei confronti della maggioranza, ciò che ne legittima l’esistenza stessa. Altrimenti, la minoranza cosa dovrebbe fare?
4) I tecnici. Sembrerebbe che emergano rilevanti responsabilità di coloro che hanno redatto l’attuale progetto (così diverso da quello precedente) e ne avrebbero dovuto curare l’esecuzione. Ma sembra che siano ugualmente colpevoli i tecnici ai quali spetta l’obbligo di controllare tutte le opere di così rilevante impatto ambientale. Dov’erano tutti costoro? E’ stato eseguito un accurato controllo sull’operato di tutti questi tecnici, qualcuno dei quali sicuramente distratto? Se un cittadino compie una sia pure banale infrazione, viene giustamente sanzionato dalla pubblica amministrazione.
5) I maggiori costi. Il ripristino comporterà nuovi costi. Sembra che la Regione vada in soccorso del nostro Comune ma anche quelli regionali sono soldi nostri. Perché non si fa un calcolo preciso dei danni e non si presenta il conto ai responsabili?
6) I media. Complimenti a tutti, soprattutto a "La Provincia" che, partendo dalla segnalazione di un benemerito lettore, ha attirato l’attenzione sul macroscopico errore che si stava perpetrando.
7) L’opinione pubblica. Dieci e lode per aver alzato la voce.
8) Il futuro. E’ stato giustamente ricordato che è stata vinta una battaglia ma non la guerra. Credo invece che il difficile debba ancora venire e che la vigilanza dei comaschi e dei media non debba attenuarsi.

Renzo Gorini

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