A Olgiate si litiga per le asfaltature
Maxi sconto, ma quante spese legali

Il Comune ha presentato ricorso al Consiglio di Stato contro la sospensiva del Tar

Castelli: «Uno spreco di soldi pubblici». Gabaglio: «È tutto da vedere ancora»

«Sbagliato ricorrere al Consiglio di Stato, andava ricercata una soluzione bonaria». È netta la contrarietà del consigliere di minoranza, Igor Castelli, rispetto alla decisione di proseguire con l’azione legale sulla questione dell’appalto asfalti con eccesso di ribasso.

La giunta ha deliberato il ricorso al Consiglio di Stato (costo: 6.185 euro) contro l’ordinanza del Tar, con cui il Tribunale amministrativo regionale ha accolto l’istanza cautelare invocata dall’Impresa Cartocci e ha sospeso i provvedimenti impugnati, fissando la discussione del ricorso nel merito al 9 aprile 2014. Al centro del contenzioso il ribasso del 31 per cento praticato dall’impresa Tacchini e Riva Sas di Canzo, che si era aggiudicata l’appalto - a base d’asta di 242 mila euro - per 165 mila euro. La seconda ditta in graduatoria (Cartocci), che aveva praticato uno sconto del 22 per cento, ha fatto ricorso.

«Il primo ricorso - conclude - è già costato 8.278 euro e adesso se ne spenderanno altri per rivolgerci al Consiglio di Stato, per poi sentirci sempre dire dalla maggioranza che mancano soldi per fare questo o quell’intervento».

L’assessore Ivano Gabaglio premette: «Non è vero che quando si fanno le gare d’appalto sia prassi eliminare le offerte agli estremi. Quando si fanno gare al ribasso, è corretto tenere conto dell’offerta più vantaggiosa, come abbiamo fatto, valutandone la regolarità».

Sullo spreco di soldi, ribatte: «A parte che lo si potrò eventualmente dire soltanto alla fine, ma come Comune abbiamo cercato di non arrivare neppure a dispute legali».

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