Allarme a Fino: «Provinciale,
il muro è a rischio crollo»

L’allarme dell’agenzia interregionale del fiume Po: «Succederà se cede la roggia sul Seveso». La valle dei mulini molto preoccupata di perdere l’ultima macina attiva. «Confermato un intervento urgente»

Roggia sul Seveso a rischio di crollo: bisogna intervenire in fretta o franerà anche il muraglione della Provinciale 27.

Alla fine di maggio, i tecnici dell’Aipo, l’agenzia interregionale del fiume Po, hanno effettuato un sopralluogo per salvare il piccolo torrente del mulino Tomasone e hanno scoperto di peggio: se cede la diga che porta l’acqua alla macina, cederà anche il muro di contenimento della provinciale.

A lato della strada che collega Cantù e Fino Mornasco, nel bel mezzo della valle dei mulini, scorre il fiume che nasce a Cavallasca con i suoi tanti rivoli. Uno di questi forma la roggia della Luisaga, capace di portare acqua al mulino Tomasone. La roggia sta franando, colpa delle forti piogge di fine anno, il dislivello naturale è compromesso.

Questa valle è famosa proprio per i suoi mulini, è un parco, il Fai direbbe un “luogo del cuore”, non a caso il più votato dai comaschi nel concorso 2015. Ma se la roggia franasse e si trasformasse in un semplice stagno in tutta la valle dei mulini non ci sarebbe più nemmeno una macina con l’acqua corrente, sarebbe impossibile fare la farina. Non che attualmente i contadini finesi siano ancora in attività, ma è un luogo della tradizione, esiste perfino un progetto per valorizzare la valle e le sue antiche costruzioni.

Per salvaguardare la Luisaga i residenti hanno attivato una raccolta firme in aprile, oltre 600 nomi e cognomi in un mese sono stati inviati alle autorità competenti.

LEGGETE l’ampio servizio

su LA PROVINCIA di MERCOLEDÌ 3 giugno 2015

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