Ambrosini, azzurro vero
«Con la maglia del Borgo»

Parla il difensore del Como, comasco doc, cresciuto nelle giovanili azzurre

Una lunga storia, iniziata alla fine degli anni ’90. Quando Stefano Borgonovo, si accorse di un ragazzino che giocava nella Casa della Gioventù Erba, la squadra dell’oratorio. È iniziata così la lunga storia di Cesare Ambrosini al Como, prima notato e poi allenato dall’ex attaccante scomparso lo scorso giugno.

Il difensore ha attraversato gli ultimi momenti belli del Como e quelli difficili della società, dalla serie A al fallimento, fino alla rinascita con il ritorno tra i professionisti.

Cesare, ormai sei un fedelissimo. Senti qualche responsabilità in più, da comasco, quando giochi? “

Sento molti occhi addosso e questo mi sprona a dare più del cento per cento, sia in partita, sia in allenamento. È normale che ci sia più attenzione dall’esterno: gli amici, i parenti, chi mi conosce chiede, vuole sapere.

Che ricordi hai di Borgonovo? “Il primo pensiero è per Borgonovo, il suo sorriso e la sua capacità di sdrammatizzare: se sono qui lo devo a lui. Conservo gelosamente una sua maglia, che mi regalò molti anni fa”, Il resto dell’intervista sul quotidiano in edicola oggi.

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