Azienda fallisce, acquedotto fermo
Emergenza continua in montagna

Interrotti i lavori per la realizzazione della condotta che sale da Nesso al Tivano

L’assessore: «Rischiamo di far passare un’altra estate prima di finire le opere»

Doveva essere la soluzione per l’atavica carenza idrica di un’ampia zona, qualcuno aveva addirittura parlato della possibilità pescando acqua dal lago di creare la neve artificiale per le piste di fondo del Piano del Tivano.

Per ora l’intervento da oltre un milione di euro sui paesi di Veleso, Zelbio, Nesso e Sormano è fermo, bloccato dalle vicissitudini dell’azienda che si era presa carico del secondo lotto delle opere la Pina strade di Canzo che ha portato i libri in tribunale. I lavori dovevano essere conclusi massimo per il 20 maggio, per ora però è tutto fermo ed è molto probabile passerà diverso tempo prima di vedere ripartire il cantiere, mentre per il completamento dell’intervento si potrebbe sfiorare l’anno.

«Purtroppo l’azienda aggiudicataria del secondo lotto dei lavori, che prevedeva la posa dei tubi da Nesso salendo verso i paesi interessati, ha portato i libri in tribunale - spiega l’assessore ai lavori pubblici della Comunità montana del Triangolo Lariano Patrizia Mazza - Hanno fatto una prima parte dell’intervento, poi diverse sospensioni e infine, nonostante i diversi solleciti da parte nostra, non hanno più proseguito. Le tubature sono ferme alla frazione Gorla di Veleso. Per noi è un bel disagio d’affrontare e allungherà decisamente i tempi».

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