Balocchi, 20% di presenze in più
Ma il finale è con polemica

Il patron Brunati: penalizzati dal bando comunale. Dati in crescita: 200 posti di lavoro e indotto in aumento

Gli organizzatori della Città dei Balocchi edizione numero ventidue sorridono per i risultati degli ultimi 40 giorni che, secondo le stime che forniscono, ha registrato «un aumento del 20% nelle presenze». Trentamila i comaschi in piazza a Capodanno. Al lavoro, tra staff (una novantina di persone «tutte pagate»), venditori delle casette e vigilanza sono state 200 persone. Ma la coda della manifestazione si trascina anche qualche polemica con l’amministrazione comunale.

«Abbiamo sempre fatto manifestazioni in crescita - spiega il coordinatore Daniele Brunati - e l’ultima edizione è stato un traguardo importante in termini numerici che ha dimostrato la capacità di attrarre gente a Como». Brunati cita la collaborazione con grandi aziende del territorio, su tutte la Chicco (per il Bosco Incantato al Sociale) e quella con la Regione per il concerto in Duomo («appuntamenti culturali che hanno arricchito la manifestazione»). Ma, dice Brunati, «c’è sempre un punto di domanda».

La perplessità riguarda il bando che Palazzo Cernezzi predispone annualmente per l’organizzazione della kermesse. «Abbiamo avuto un alto gradimento - spiega - Un risultato senza dubbio incoraggiante per proseguire, ma la grossa incognita è, ancora una volta, il bando. Quando si farà, se si farà e perché si farà. Chiunque ci ferma per strada ci chiede cosa faremo l’anno prossimo e questo stride perché, senza il bando, noi a giorni partiremmo a pensare all’edizione successiva. Per gli eventi del Natale 2016 dovremmo iniziare a muoverci a febbraio. Per grandi manifestazioni la pianificazione dovrebbe essere almeno triennale. Invece non abbiamo certezze».

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