Bando del Caffè letterario deserto: «Colpa del Comune, occasione persa»

Mariano Esplode la polemica dopo che nessun gestore si è presentato per Villa Sormani. Il capogruppo Conti: «Andavano spiegate le potenzialità, gli imprenditori non hanno capito»

La fumata nera per il bando volto ad assegnare la gestione del “Caffè letterario”, e quindi la gestione della parte culturale di Villa Sormani, è lo specchio dell’incapacità di riempire di contenuto gli interventi edilizi da parte della giunta guidata da Giovanni Alberti. Questa è la posizione delle minoranze che accusano l’amministrazione di non aver saputo pubblicizzare l’iniziativa perché loro per primi non hanno colto il valore di un intervento capace di travalicare il mero recupero delle mura della dimora di via Montebello. Visione respinta da Massimiliano Stigliano, l’assessore alle Politiche culturali, che rivendica l’impegno nel rilanciare con giugno una dimora chiusa da cinque anni alla comunità.

«Questa amministrazione ha perso per l’ennesima volta un’occasione» interviene Simone Conti, capogruppo di Mariano 2.0. «Sono mesi che diciamo che andava raccontata alle imprese del territorio la possibilità gestire il caffè letterario della villa, che andava pubblicizzata, azione per l’altro pagata ma non fatta, invece il bando è andato deserto perché il territorio non ha capito le potenzialità del servizio probabilmente perché la stessa amministrazione non ha le idee chiare su cosa vuole farci» prosegue Conti. «L’amministrazione si dimostra capace di fare le opere pubbliche ma totalmente incapace di dare valore e senso a questi interventi, tra l’altro, con un cantiere che arriva in ritardo di anni rispetto le tempistiche iniziali».

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