Bertani, la fine del grande incubo
«Sognavo il gol da cinque anni»

L’attaccante del Como, tornato a segnare dopo la squalifica per “calcioscommesse” , racconta le sue emozioni in un’intervista a La Provincia

Quasi cinque anni dopo. Cinque anni per poter rileggere il suo nome alla voce marcatori, cinque anni in cui Cristian Bertani ha sognato e desiderato un momento così. Decidendo di concentrare tutte le sue forze perché poterci ancora arrivare, a dispetto dell’età (35 anni) e di una vicenda personale (squalifica per “calcioscommesse”) che avrebbe potuto scoraggiarlo. E invece no. A Piacenza, finalmente, un suo pallone è di nuovo entrato in rete.

Bertani ha raccontato tutte le sue emozioni in un’intervista pubblicata oggi, giovedì 10 novembre, sul giornale La Provincia. Ecco un’anticipazione.

Ricordi il tuo ultimo gol? «Era il gennaio del 2012, Padova-Sampdoria. Vincemmo noi, finì 1 a 2, e io segnai il secondo gol della Samp. E’ vero, ormai quasi cinque anni fa. E mi ricordo anche come fu la rete, ci fu un rinvio del portiere e io riuscii ad anticipare il difensore».

Non sapendo, allora, che tra quel gol e quello dopo sarebbe successo quel che è successo. Accuse, processi, carcere e una carriera totalmente rivoluzionata. «Ma come ho sempre detto, io ho desiderato con tutte le mie forze tornare, ricominciare. E tutti i miei pensieri in questi anni sono stati rivolti verso questo traguardo. Giocare, e ovviamente segnare. Io non smetterò mai di essere riconoscente al Como che mi ha scelto, che ha voluto puntare su di me offrendomi la possibilità di tornare in un campionato importante. Farei davvero di tutto per poter ringraziare chi mi ha dato fiducia».

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