Bizzozero: «Vendete il carrozzone
Così recuperiamo mezzo milione»

Il sindaco insiste sul caso Funicolare: «Il Cpt è un mostro gestito dai partiti, Cantù deve uscirne. I soldi che ci spettano fanno parte dei tre milioni che nessun politico osa chiedere a Spt»

Cantù non molla, e continua a definire Cpt, il Consorzio Pubblico Trasporto proprietario della funicolare Como-Brunate, solo un carrozzone. All’ultima assemblea, l’altra sera, il sindaco Claudio Bizzozero, persino pentito d’esserci andato, non è mancato, votando contro tutti i punti all’ordine del giorno, e ribadendo che l’unica strada, a suo avviso, resta l’immediata liquidazione, che con una ridistribuzione del credito che questa vanta nei confini di Spt porterebbe nelle casse di piazza Parini mezzo milione di euro.

«Nel libero mercato – attacca – si fa di tutto per incassare quanto spetta, qui invece da anni i partiti fanno di tutto per allungare i tempi inutilmente, come fosse il cantiere della Salerno-Reggio Calabria». Da tre anni ormai la sua amministrazione sostiene che il consorzio vada chiuso il prima possibile perché a suo avviso queste società sono poltronifici a uso dei partiti.

Nel corso dell’assemblea dell’altra sera è stato eletto il nuovo cda, a far parte del quale sono stati chiamati tre amministratori locali, ovvero il sindaco di Albese con Cassano Alberto Gaffuri, area Pd, il consigliere di Dongo Moreno Carboni e quello di Olgiate Igor Castelli, della Lega. Non percepiranno alcuna indennità.

Ma, incalza Bizzozero, «è la legge stessa a imporlo». Cantù vuole la liquidazione: «L’impressione è che non si vogliano creare difficoltà a Spt. Vantiamo un credito di 3 milioni di euro, e già da due anni sostengo che a un creditore che non paga si impone un’azione ingiuntiva. Forse non vogliono creare danni neppure a Como, che neppure è socio di Cpt. Ma se il Comune di Como vuole continuare a usare la funicolare, allora faccia il favore di comprarsela».

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