Bulgaro, depuratore più grande
«Servirà a migliorare la qualità»

Botta e risposta in consiglio comunale sul futuro dell’impianto di depurazione

Punta a migliorare la qualità delle acque scaricate il progetto di adeguamento del depuratore, che prevede la costruzione di una vasca di sedimentazione. Opera da due milioni e 700 mila euro finanziati con fondi propri della società Alto Lura srl, con un contributo di 500 mila euro dell’Ato di Como.

«Non si tratta di un ampliamento – ha precisato il sindaco Giampaolo Cusini – L’intervento si svilupperà all’interno dell’area già recintata, su una superficie di 3400 metri quadrati, rispetto al vecchio progetto da 100 mila metri quadrati che avrebbe occupato tutta la piana. La collina non sarà toccata, anzi Alto Lura realizzerà il primo pezzo di pista ciclopedonale. Adeguamento teso a migliorare i processi di depurazione e quindi rientrare nelle tabelle europee, non per aumentarne la portata». Il Pgt prevede 24.800 metri quadrati a standard tecnologico per eventuali futuri ampliamenti del depuratore e 191 mila metri quadrati a standard d’interesse strategico pubblico per verde attrezzato, sport, ciclopedonali.

«Poiché l’intervento in progetto si prospetta come una miglioria dell’impianto attuale, già sovradimensionato rispetto agli attuali volumi, rimane la perplessità del perché si prevede un’area di 24.800 metri quadrati su cui allargare l’attuale depuratore – ha obiettato il capogruppo di minoranza, Ferruccio Cotta – Ci viene da pensare che vi sia l’intenzione di allargare il depuratore perché si vuole aumentare le quantità da trattare, magari dirottando a Bulgaro i liquami di altri impianti (Livescia, Seveso)».

La repelica del sindaco: «Un intervento di pompaggio dal Livescia all’impianto di Bulgarograsso non sarebbe economicamente sostenibile. Lo standard di 24.800 metri quadrati non lo useremo mai; è una salvaguardia per evitare l’inserimento di nuove cave». n M. Cle.

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