Cantù va: «Quattro vittorie un bel mattoncino»

Intervista Severini: «Ora la classifica conta relativamente, mi piace soprattutto constatare la nostra continuità nei risultati

Prestazione con alloro, per un (quasi) dottore magistrale. Prima doppia cifra stagionale per Giovanni Severini nella sfida vinta dalla S.Bernardo contro la Fortitudo Agrigento. Per chi è abituato a mettersi in luce come difensore – qualità che gli è universalmente riconosciuta – una giornata da 15 punti non può essere banale.

E infatti non lo è stata affatto: «Sono molto soddisfatto della mia prestazione, perché uno dei miei obiettivi è riuscire a mantenere una certa aggressività a livello offensivo. Sto lavorando su questo aspetto, anche se non è sempre facile trovare spazio e ritmo in attacco in una squadra come la nostra, che può vantare tanti marcatori forti».

La giornata si è messa subito bene per Severini – è stato il primo dei sei canturini a toccare quota 10 punti –, spinto da una carica importante: «Non c’era nulla di preparato, questo è l’atteggiamento che cerco di avere quando scendo in campo. Non nascondo che, senza Baldi Rossi, ho avuto più minuti a disposizione: una volta trovato il ritmo, ho dato un contributo corposo anche in attacco».

Per Cantù, la giornata di ieri ha significato primo posto solitario e quarta vittoria consecutiva: «Ora la classifica conta relativamente, mi piace soprattutto constatare la nostra continuità nei risultati. Quattro vittorie consecutive sono un bel mattoncino, sarà importante confermarci domenica a Casale prima della nostra sosta».

Sacchetti gli ha concesso più minuti, 26 in tutto, anche per ovviare alle assenze: «Purtroppo non siamo fortunatissimi, siamo sempre bersagliati da qualche infortunio o acciacco. Ma siamo costruiti per reggere il peso delle assenze. Speriamo davvero di recuperare tutti, perché al completo siamo certamente più forti. Ma chi ha giocato ha sempre onorato al meglio questa maglia, come dimostrano i risultati».

Ancora in A2, ancora con la maglia di Cantù, Severini è uno dei cinque confermati. E ha ritrovato il “solito” campionato durissimo: «In A2 non c’è niente di scontato, non esistono partite facili. Non è una frase fatta: per noi, valgano le partite contro Agrigento e Trapani, in bilico fino alla fine. Tutto va conquistato, nessuno vince tutte le partite di 20 punti».

Positivo anche l’impatto con il nuovo coach: «Sacchetti lascia molta libertà ai giocatori, a me ha chiesto di essere aggressivo anche in attacco e ci sto provando. Ci sono dei tratti in comune con coach Sodini, come l’importanza data alla corsa e ai tiri nei primi secondi, ma ci sono anche differenze sostanziali e ben visibili nella costruzione del gioco».

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