Cinquecento si rimettono in gioco. L’Università degli adulti batte i record

Olgiate Con sede nel palazzo del Medioevo, attira studenti anche da Varese e dalla Svizzera. Si pensa al nuovo calendario. Livio: «È la realtà culturale più viva e significativa del territorio»

Fisica e filosofia, arte ed alimentazione, storia e letteratura, musica e moda: sono solo alcune delle materie impartite dall’Università degli Adulti, sede nel palazzo del Medioevo, 500 iscritti circa e trenta Comuni patrocinanti, non solo dell’Olgiatese, ma anche della provincia di Varese.Il calendario per l’anno accademico 2023 – 2024 è ancora in bozze e non appena sarà definito, sarà pubblicato: potrebbero spiccare ancora argomenti e nomi importanti a livello locale e nazionale. L’anno scorso, per esempio, avevano fatto lezione Amalia Ercoli Finzi, 86 anni, la prima donna ingegnere spaziale italiana e Alberto Grandi, docente di storia dell’alimentazione all’università di Parma, tra l’altro autore di libri di successo, solo per citare due nomi e senza escludere protagonisti della cultura regionale e locale.

Da 19 anni, è crescita continua per l’Università degli Adulti, aperta a tutti coloro che abbiano compiuto i 18 anni, ma prevalgono e di gran lunga studenti che da qualche decennio hanno lasciato i banchi della scuola intesa in senso tradizionale. E lo sguardo della presidente, Rita Livio e dei consiglieri è già rivolto all’anno accademico 2024 – 2025, quando l’Università degli Adulti compirà 20 anni e li vuole celebrare con lezioni di spessore ancora più alto.

«Questa università rappresenta la realtà culturale più viva e più significativa del territorio», sottolinea Rita Livio, impegnata da settimane, con i suoi collaboratori, ad esaminare e a selezionare proposte di docenti che possano coinvolgere un pubblico eterogeneo, uomini, donne, diplomati e non, laureati e non che vogliono aggiungere saperi e sapere. Non è un modo per “passare il tempo” con lezioni fissate due volte la settimana, il martedì e il venerdì, dalle 15.30 alle 17. Ma è un modo per ampliare gli orizzonti mentali ed anche per stare insieme. C’è chi chiede l’iscrizione all’Università degli Adulti per «conoscere un po’ di gente, oltre che per interessi culturali» Ma perché la “formula” dell’Università degli Adulti resiste da quasi vent’anni? «Perché non si tratta di un corso specifico – spiega la presidente -. Ma è fondata su conferenze in cui si alternano argomenti e relatori e i partecipanti possono far domande, ricevere spunti di approfondimento, scegliere le materie, per così dire, secondo i propri interessi e le proprie inclinazioni. Anche per questo arrivano studenti pure da Como, da Varese e dalla Svizzera».

L’unico corso introdotto l’anno scorso è sui computer, raccolta l’esigenza di maneggiare un po’ le nuove tecnologie per non dover dipendere da nessuno. Quest’anno sarà riproposto, come potrebbero essere riproposti docenti che negli anni scorsi hanno promesso agli studenti di tornare per continuare la lezione, anche alla luce di nuovi sviluppi dell’attualità.Promemoria: le lezioni cominceranno, come al solito, il primo martedì di ottobre. Quest’anno cade il giorno tre.

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