Città della cultura
Renzi incoraggia
il piano di Como

La visitaCapo del Governo accolto da sindaco e prefetto

E ride con Furgoni: «Non avrò fatto tagli anche a te»

«Sindaco, ma lei abita là? Allora è sistemato bene». La mano tesa sopra Villa d’Este a indicare le case di Cernobbio è la prima immagine di Matteo Renzi arrivato al Forum Ambrosetti in elicottero. Si rivolge al primo cittadino Paolo Furgoni, a cui mette anche un braccio attorno alle spalle. Ad accoglierlo il prefetto Bruno Corda e, naturalmente, l’ad Valerio De Molli. Si scherza, ma i primi passi sono blindatissimi e inutile è la caccia dei giornalisti. Parla invece volentieri con imprenditori e amministratori pubblici. Allo stesso primo cittadino di Cernobbio dice: «Non ho fatto tagli anche a te, al tuo Comune, vero?». Furgoni sorride, ma molto seriamente gli ha presentato se non la lista delle lamentele, almeno le questioni più calde aperte. E soprattutto gli ha consegnato un sogno: quello di Como (con Cernobbio e Brunate) capitale della cultura. Qualcosa di più di un riconoscimento meritato: un motore capace di generare cultura, lavoro e investimenti.

Bella operazione

Renzi ascolta con attenzione e annuisce: «Bene, il ministro Franceschini ha messo in piedi una bella operazione». Dal premier non poteva incassare un sostegno ufficiale, naturalmente, ma importante è stato questo momento in cui si è messa a fuoco l’ambizione. Anche perché - è parso subito chiaro - a Matteo Renzi piace informarsi. Lo ha dimostrato ad esempio confrontandosi poi sulla scuola di Cernobbio: «L’avete ristrutturata grazie ai nostri finanziamenti». In effetti, l’istituto è stato oggetto di intervento, nella tranche legata all’operazione scuola sicura. E intitolata a don Umberto Marmori - gli ha raccontato sempre il sindaco Furgoni - vittima delle persecuzioni nazifascite.

Anche qui, massima attenzione. E in un altro giro di domande, prima di tuffarsi in quelle della platea economica, Renzi ha indagato sul calcio: «Io sono tifoso del Como» gli ha risposto fiero Furgoni. Spiegandogli che ora è in serie B.

Il direttore generale di Villa d’Este Danilo Zucchetti si aggira con discrezione per controllare che tutto funzioni alla perfezione. Solo la grandinata non si può evitare: ma quando si affaccia incerto il sole, è già uno spettacolo sul lago. Intorno giornalisti, fotografi e cameraman scalpitano ed è tempo di iniziare il discorso ufficiale di Renzi. Quando il capo del Governo parla di startup, capitale umano e innovazione, come direzione che deve prendere l’Italia, si accendono gli occhi di imprenditori come Maurizio Traglio e Giulio Cesareo, impegnati per ComoNext. All’appello anche il presidente di Villa d’Este Giuseppe Fontana.

L’annuncio

Arriva Roberto Maroni e il governatore invece risponde alle domande, dal Gran Premio di Monza all’immigrazione passando per Expo: e proprio di Expo e delle ricadute sul territorio lombardo, parlerà oggi al Forum.

Un altro personaggio che ha dedicato molte energie al Forum è Enrico Letta. E dopo un confronto sui giovani è andato con il sindaco Furgoni e il consigliere regionale Luca Gaffuri a prendersi una pausa al bar Anagramma di villa Bernasconi, gioiello recuperato e rilanciato dal Comune di Cernobbio. Non prima di aver visitato però la mostra dei “Giardini di seta” della villa. Un mondo incantato, che racconta a modo suo uno dei tanti perché alla candidatura di Como capitale della cultura.

Riaffiorato con decisione ieri sera, perché durante la cena di gala la presentatrice ha annunciato il piano di Como. Che in questo modo ha avuto il suo prezioso sostegno dal Forum Ambrosetti.

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