Como, bella notizia
Chajia è in piedi

Ma un primo segnale, un primo piccolo ma significativo passo verso la riabilitazione del fantasista belga del Como di 23 anni

Non c’è immagine più beneaugurante per iniziare l’anno nuovo del Como, di quella arrivata dal Belgio e che pubblichiamo qui a fianco: Moutir Chajia finalmente in piedi, anche se ancora naturalmente con tutore e stampelle. Ma un primo segnale, un primo piccolo ma significativo passo verso la riabilitazione del fantasista belga del Como di 23 anni, che ha incantato i tifosi con le sue giocate e che ha visto interrompere la sua avventura azzurra appena cominciata, dal brutto infortunio di Como-Parma dello scorso 28 novembre.

Era il 21’ del primo tempo, quando Moutir, dopo uno dei suoi dribbling ubriacanti, questa volta addirittura con doppio passo, era piombato a terra mettendosi le mani dei capelli e chiedendo subito il cambio. Il verdetto, temuto, era stato impietoso: distacco del tendine rotuleo del ginocchio destro, prognosi di sei mesi di stop. Moutir, dopo il responso medico era andato (in auto) in Belgio dove era stato operato dallo staff medico di Anversa che lo segue da sempre: 45’ di operazione per ricucire il tendine. E poi lunghi step per la riabilitazione: prima sei settimane praticamente immobile, poi la possibilità di alzarsi e muoversi con l’aiuto delle stampelle senza appoggiare il piede. La situazione in cui Chajia si trova adesso. Un momento, seppure ancora lontanissimo dal recupero, che andava celebrato, con un sorriso (magari comprensibilmente un po’ tirato) e un segno “ok” con il pollice come dire: «Buon anno a voi tifosi del Como,e buon anno anche a me».

E adesso? La strada verso il recupero è segnata da alcune tappe. Serviranno sei settimane per recuperare l’articolazione del ginocchio al 100%, poi si comincerà a lavorare sul tono muscolare. Parte di questa fase in clinica e in palestra in Belgio, poi a Como seguito dallo staff medico azzurro: le due equipe di medici si sentiranno per mettere a punto la strategia. Fra quattro mesi, se tutto andrà bene, le prime corsette sul prato.

L’infortunio di Chajia è simile (ma meno grave) a quello che subì Ronaldo il Fenomeno nell’aprile del 2000 durante Lazio-Inter di Coppa Italia, anche se il brasiliano ci mise 14 mesi a tornare.

La tipologia del gioco di Chajia, che sollecita molto legamenti e tendini dei ginocchio con le sue sterzate, raccomanderà prudenza e attenzione nei tempi di recupero. E anche il giocatore dovrà essere convinto della sua guarigione, perché dovrà fidarsi ciecamente del suo ginocchio se vorrà tornare a fare i suoi ghirigori che incantano tutti. Ci vorrà pazienza, ma tutti qui lo aspettano con fiducia, tanto più che ha contratto con il Como sino al 2023.

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