Como-Reggiana, si cambia: «Correre di più indietro»

Calcio Il tecnico Longo indica gli aggiustamenti tattici in vista della partita di stasera in casa con la Reggiana, al Sinigaglia. Verdi? «Sarà già in panchina»

La conferma ufficiale dell’arrivo di Verdi, la necessità di cambiare qualcosa in campo, il dovere di portare a casa un risultato che cancelli il brutto esordio di Venezia. Sono tanti i temi alla vigilia di un Como-Reggiana che diventa già una partita cruciale. Perché è vero, siamo all’inizio, tutto può – e deve in questo caso – ancora cambiare. Ma l’aspetto psicologico è super importante in questo momento iniziale della stagione.

Le critiche e la reazione

«I primi giorni della settimana sono stati un po’ pesanti – spiega Moreno Longo nella conferenza stampa della vigilia -, poi la squadra ha saputo reagire bene. Uno schiaffo può anche essere utile, questo è un gruppo abituato a non abbattersi». Alle critiche arrivate anche nei suoi confronti Longo replica con equilibrio. «Non mi aspettavo niente di diverso, è normale che accada. Vado avanti sapendo che in questo mestiere si vive di risultati e di prestazioni, e sapendo anche che una vittoria può cambiare tutto, e che il pubblico a volte esprime anche opinioni opposte nell’arco di pochi minuti. Tutto dipende dal campo, non è una novità».

I cambiamenti in partita

E stavolta in campo il mister dice che qualcosa di diverso ci sarà. «Non tanto a livello di modulo, non buttiamo certo all’aria tutto quello su cui stiamo lavorando». Sarà dunque più una questione di scelta di uomini, con un presupposto comunque molto chiaro.

«Non voglio certamente buttare la croce addosso a nessuno, non boccio mai nessuno dopo una sola partita. I possibili cambiamenti saranno dettati da una precisa necessità, quella di saper in questo momento essere utili nella doppia fase, offensiva e difensiva.

Bisogna essere disposti a correre molto più all’indietro che in avanti. Tutti vogliamo tanti giocatori offensivi, ma a Venezia uno dei problemi è stato che ho visto tanta disponibilità a correre in avanti ma non la stessa nel muoversi all’indietro. E se non c’è non possiamo permetterci così tanti giocatori offensivi».

Chi verrà dunque momentaneamente sacrificato? Longo non fa riferimenti precisi, ma l’idea potrebbe essere quella di rinunciare, a un centrocampista offensivo, per esempio Da Cunha, per strutturare il reparto centrale in maniera diversa. Magari con Kone, «ci sarà, ma non ha ancora i 90 minuti. Dobbiamo valutare se farlo partire dall’inizio o impiegarlo a gara in corsa», lasciando Chajia più libero di muoversi dietro le punte. Dall’inizio sulla destra potrebbe rientrare Vignali, che a Venezia era squalificato.

La rosa comunque è al completo, manca soltanto Solini, tenuto a riposo dopo una terapia. Dunque le possibilità di scelta non mancano, in nessun reparto. L’idea, quindi, è quella di riequilibrare un po’ meglio il baricentro della squadra, anche se la curiosità corre verso il modo di utilizzare Verdi, che oggi sarà già in panchina. «Lui è un trequartista, un’alternativa a Chajia, anche se fa sorridere definirlo così». Longo non esclude però che, ovviamente non oggi, lui e Chaja possano giocare insieme. «Loro due con una sola punta, è una possibilità assolutamente concreta, certo. Non c’è incompatibilità».

Ma quel giorno non sarà oggi, questo è sicuro.

In attacco, intanto, l’idea è di dare ancora fiducia alla coppia Cerri-Cutrone. «È chiaro che da loro ci aspettiamo molto di più, sanno che devono fare meglio, lo sanno da soli. E io so bene quanto pagherebbero per poter fare gol a ogni partita. Ma hanno tutte le qualità per migliorare, sappiamo bene anche questo. Dico solo, facciamogli fare almeno qualche partita, sarebbe scorretto e insensato bocciarli ora».

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