Corbani: «Servono basi solide»

Il giorno dopo la prima amichevole, il coach di Cantù mostra soddisfazione.

«Sono molto soddisfatto della partita con il Lugano perché ho visto buoni segnali sia nella volontà e disponibilità di muovere la palla sia nella costruzione di tanti ottimi tiri aperti. È vero che li abbiamo sbagliati (20/46 da 2, 6/22 da 3, ndr), ma non è questo il problema oggi. Avremmo potuto fare diversi break e l’atteggiamento è stato più che positivo».

Il giorno dopo la prima presa di contatto dell’Acqua Vitasnella con una partitella che non fosse il cinque-contro-cinque di un allenamento, Fabio Corbani mostra un sorriso grande come una casa. Il risultato - che mai come in questa circostanza conta nulla - non è stato favorevole ai biancoblù (i Tigers si sono imposti 66-65, anche se per la verità il punteggio veniva riazzerato al termine di ogni quarto) ma è stata soprattutto l’evidenza del campo a indicare di quanto Cantù sia tatticamente molto indietro in questa prima fase della preparazione.

« Non dobbiamo affrettare i tempi per rubare qualche canestro, una vittoria o pensando alla prestazione per poi trovarci tra un mese a non aver costruito delle basi solide» chiosa Corbani.

L’intervista integrale sull’edizione de La Provincia in edicola giovedì 3 settembre

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