«Così ho salvato centinaia di ebrei»

Cesarina Dotti, 94 anni, di Cernobbio, racconta come faceva passare il confine ai perseguitati
Arrivavano con il battello senza bagagli e poi la seguivano lungo i sentieri di montagna

Quand’era ragazza, nell’ambito di un’organizzazione antifascista radicata tra Cernobbio e Chiasso, ha contribuito a salvare la vita a più di cento ebrei e a qualche decina di perseguitati politici.

Durante gli anni oscuri della Seconda guerra mondiale silenziosamente ha svolto le funzioni di staffetta partigiana tra il villaggio ticinese di Sagno e le zone montane cernobbiesi di Piazzola e Pievenello, portando dispacci e lettere ma soprattutto guidando tanti perseguitati verso la libertà.

Una storia che, Cesarina Dotti, di Gentrino, frazione alta di Piazza Santo Stefano, ha sempre tenuto per sè, e che ora, superato l’ambìto traguardo dei 94 anni, ha deciso di raccontare per la prima volta. Una testimonianza, la sua, del tutto inedita, anche per la pubblicistica che racconta la guerra e la Resistenza a Cernobbio.

Leggi tutto il racconto su “La Provincia di Como” del 26 gennaio 2014

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