Dal lago al Festival di Busto
Un “sogno” contro l’Aids

Mauro Cozza e la “docufiction” girata con Valentina Ferrari domani al “Baff”. Come set principale la comunità La Sorgente, come attori gli ospiti

Steve Della Casa, autorevole nuovo direttore del Busto Arsizio Film Festival, Baff, ha fatto un’eccezione per “Il folle sogno di un mondo impossibile”. Trenta minuti, il metraggio di un corto, sarebbero pochi per l’inclusione nella rassegna, ma hanno prevalso qualità e originalità della proposta, firmata a quattro mani, Mauro Cozza, regista, e Valentina Ferrari, attrice e regista teatrale.

Comaschi, come la comunità La Sorgente la cui sede ha fatto da set principale ad un’esperienza trasferita dal teatro sullo schermo generando un singolare documentario nel quale si ricompongono schegge di vita e frammenti di fantasia. “Avvistamenti” s’intitola la sezione del Baff nel cui ambito alle 18 di domani “Il folle sogno di un mondo impossibile” sarà presentato allo Spazio Festival bustocco.

«Ci saremo tutti – assicura Mauro Cozza – interpreti compresi, s’intende, che sono gli ospiti della comunità, una casa alloggio a Como per malati di Aids dove Valentina Ferrari anima laboratori di drammatizzazione. Mi aveva coinvolto un paio di anni fa, chiedendomi di girare alcune sequenze che avrebbero integrato uno spettacolo teatrale della Sorgente; una combinazione che cammin facendo è diventata “Il folle sogno di un mondo impossibile”, coprodotto da Fondazione Somaschi Onlus, Lions Club di Cernobbio e Emmecidue studio».

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