Due forature per Cerutti
Poi si mette alla guida

Finalmente la giornata di riposo è arrivata per i piloti della Dakar 2022 , un giorno dove i piloti potranno prendersela con calma

Finalmente la giornata di riposo è arrivata per i piloti della Dakar 2022 , un giorno dove i piloti potranno prendersela con calma e dormire un po’ di più, rispetto ai primi giorni di questa edizione del Raid più difficile e famoso al mondo. Ma arrivare a Riyadh in questa sesta tappa non è stato facile per l’equipaggio numero 332 il tubolare Can-am guidato da Mashael Alobaidan e Jacopo Cerutti, perché per due volte nella tappa di ieri l’equipaggio italo-arabo ha forato due volte chiudendo però 18°. Tutto questo per le famose e temute pietraie che i concorrenti dovevano attraversare..

Per due volte i ragazzi si sono dovuti fermare per cambiare gli pneumatici, ma se ci fosse stata una terza foratura solo l’aiuto di qualche altro equipaggio li avrebbe tolti dall’impicco del ritiro poiché a bordo di ogni veicolo ci sono solo due ruote di scorta.

«Tutto bene ciò che finisce bene - dice con un po’ di giustificata filosofia Cerutti una volta giunto al bivacco, dove i mezzi sono stati parcheggiati in vista dei lavori che oggi verranno effettuati prima di riprendere la gara -. Infatti anche ieri è arrivato un risultato importante, il 18° posto che ci regala anche il 17° posto in classifica generale». Così per Alobaidan-Cerutti le soddisfazioni continuano. Nella tappa che ha portato la carovana nuovamente a Riyadh c’erano degli sterrati lunghi oltre 30 chilometri che i veicoli prendevano a velocità assurde.

Ma una volta usciti dalla prova speciale, Cerutti ha chiesto e ottenuto alla sua compagna di “avventura” di poter fare lui alla guida alcuni chilometri come consente il regolamento della Dakar: così ha fatto riposare la compagna di viaggio che dal 2 gennaio a oggi aveva già guidato per 4.425 chilometri in sei tappe

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