Il saluto a don Titino
In settecento ai funerali

Tantissimi scout in divisa, il sindaco Mario Lucini e il gonfalone del Comune di Como

La città ha salutato don Gianbattista Levi, conosciuto da tutti come don Titino. Nel pomeriggio a Prestino il vescovo, monsignor Diego Coletti ha celebrato i funerali in una chiesa gremita da circa 700 persone. C’erano tantissimi scout in divisa, visto che don Titino fu infatti fra gli iniziatori dello scoutismo comasco già nel primo Dopoguerra: assistente del gruppo Como 1°, fondò successivamente nella parrocchia di Prestino il gruppo Como 3°.

Tra gli altri gli assessori Bruno Magatti e Daniela Gerosa (con il caratteristico fazzolettino degli scout) e il sindaco Mario Lucini in rappresentanza di tutta la città con il gonfalone. Don Titino era stato infatti anche nominato Abbondino d’oro nel 2004.

Il padre dello scoutismo comasco avrebbe compiuto 92 anni il prossimo 24 luglio e si è spento nella notte tra sabato e domenica per un arresto cardiaco, alla vigilia delle celebrazioni del 50esimo anniversario della chiesa di Prestino, la sua parrocchia.

Nato a Chiavenna, chiamato alla vocazione sacerdotale in età adulta, già diplomato geometra all’Istituto Cattaneo di Milano. La sua lunga vita documenta una fede appassionata, comunicata e trasmessa in più ambiti a partire dalla comunità parrocchiale che gli fu affidata fin dalla sua origine. Il 28 dicembre 1963, infatti, il vescovo Bonomini decretò l’erezione della parrocchia di Prestino nominando parroco don Titino che, oltre a occuparsi della “cura delle anime”, si impegnò in prima linea nell’edificazione della nuova chiesa che fu inaugurata nel 1972 e divenne nel tempo un punto di riferimento e animazione soprattutto per i giovani. L’ultimo campeggio organizzato dal parroco di Prestino fu nel ’96.

© RIPRODUZIONE RISERVATA