Il futuro di Gattuso
«Non è il momento»

Ludi: «Di Jack come di tutti parleremo a fine stagione , siamo contenti del suo lavoro, ma la valutazione va sempre fatta a fine percorso»

Giacomo Gattuso sarà ancora l’allenatore del Como, anche nella prossima serie B? La certezza stavolta difficilmente arriverà prima della fine del campionato.

«Di Jack come di tutti parleremo a fine stagione – dice il dg Charlie Ludi, che sul futuro non vuole ancora aggiungere altro -, siamo contenti del suo lavoro, ma la valutazione va sempre fatta a fine percorso».

Non è certamente un no, è una risposta formale e in qualche modo prevedibile. Però non è neppure una conferma piena, pur avendo Gattuso un altro anno di contratto. Ed è comunque poco probabile che da queste quattro partite possano nascere valutazioni che già non siano state fatte, perlomeno sul tecnico e sul suo modo di lavorare.

Punti a sfavore di Jack, allo stato attuale, è difficile trovarne. Se all’inizio di quest’anno si sarebbe potuto dubitare della sua poca esperienza su una panchina di questa categoria, ora quel dubbio non c’è più. Salvezza tranquilla gli è stata chiesta, e salvezza tranquillissima è stata.

Gattuso ha saputo dominare bene la situazione anche dopo il salto di categoria, superando momenti problematici, tenendo compatto un gruppo in cui è arrivata diversa gente nuova di personalità, e tutti si sono inseriti al meglio, tecnicamente e umanamente. Ed è anche facile pensare che il gruppo, la squadra, sia con lui e possa sostenere la sua conferma, aspetto tutt’altro che secondario.

E poi, c’è comunque un contratto che lo lega ancora al Como. Cosa che nel calcio non è vincolante in maniera assoluta, ma che induce comunque a fare una riflessione in più.

Certo è che se inizialmente - quando Jack fu scelto come allenatore “a tempo” nel momento dell’esonero di Banchini – si poteva pensare, come del resto diceva lui stesso, che fosse un uomo a disposizione della società in qualunque ruolo gli venisse chiesto, adesso oggettivamente questo presupposto è venuto meno. Da entrambe le parti, si presume.

Lui ci ha preso gusto, e non ne fa mistero. Così come, del resto, ribadisce ogni volta il suo grande amore per il Como e il suo rispetto per questa società. «Sarà sempre la mia prima scelta», ha ribadito di recente. Ma ha detto la prima, non l’unica, se proprio vogliamo trovare il pelo nell’uovo.

Persino superfluo ricordare il grande appoggio ambientale di cui gode l’allenatore nella sua città. Un’eventuale scelta diversa sarebbe per certi versi molto destabilizzante se le cose poi non dovessero andare bene, e il grande consenso di cui gode questa nuova proprietà da parte del pubblico potrebbe rischiare di alterarsi.

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