Il gm di Cantù Santoro: «Il progetto va avanti. E ci riproveremo»

Il giorno dopo «La delusione è enorme, ma non è ancora tempo di decisioni. L’unica cosa che sappiamo è che ci rialzeremo»

«La delusione è enorme, ma non è ancora tempo di decisioni. L’unica cosa che sappiamo è che ci rialzeremo». Il general manager canturino Sandro Santoro chiede pazienza a chi invoca soluzioni. Che, in ogni caso, non tarderanno.

Intanto il dirigente, dopo la mancata promozione, prova a fare un’analisi di ciò che non ha funzionato, rendendo onore a Scafati per la vittoria in gara5: «Dobbiamo ammettere che Scafati ha meritato questo risultato. Pure noi, ovviamente avremmo meritato di salire per la stagione disputata, ma loro hanno avuto qualcosa in più di noi: complimenti ai giocatori, allo staff e a patron Lombardi».

E Cantù? «Abbiamo resistito fino a gara 4. In casa abbiamo mostrato tante delle nostre qualità, aiutati da un ambiente che ci ha supportato in modo impeccabile, grazie alla forza trascinante degli Eagles».

Resta però negli occhi la resa in gara 5: «In queste partite conta tanto la tecnica, ma il carattere spesso prevale su tutto. Loro hanno dimostrato una durezza mentale superiore. Sotto di 20 punti, era oggettivamente dura pensare di poter rimontare in casa loro: la partenza negativa è stata la chiave in negativo della partita, Scafati ha avuto fin troppa vita facile».

Ora c’è solo tanta delusione e Santoro annuncia che ci saranno ovviamente valutazioni, ma solo a mente fredda.

Un Consiglio di amministrazione di prossima convocazione delineerà le prime mosse dopo la disfatta: «Passerà qualche giorno, com’è giusto che sia. Occorre ragionare a 360 gradi, senza fossilizzarci solo sull’ultima partita: per correttezza, va fatta un’analisi complessiva della stagione. Da quello che ne uscirà, poi si trarranno le conclusioni. Sodini? Stesso discorso, non sarebbe serio e giusto esporsi ora, ci deve essere prima una riflessione».

La promozione che Cantù non è riuscita a conquistare quest’anno – obiettivo dichiarato fin dalla scorsa estate -, rimane però al primo punto per la prossima stagione: «Cantù avrà la forza e l’energia per rialzarsi e ripartire. Questo risultato negativo non può modificare il nostro piano di sviluppo, ideato e portato avanti messo in quando la nuova società è ripartita con un progetto ambizioso e a lunga scadenza. Chiaramente, spiace non aver dato una gioia alla società e agli sponsor, che credevano tanto in questa impresa. Spiace per il nostro presidente: avrebbe voluto un epilogo diverso, ma anche lui sa molto bene che anche queste sconfitte fanno parte dello sport e saprà trasferire le sue analisi al Cda».

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