Il misterioso blitz in Comune
Forse il furto è una messinscena

I ladri hanno “ignorato” la presenza di una cassaforte all’interno di uno degli uffici presi di mira

In alcuni dei trenta uffici visitati dagli ignoti che, nella notte tra martedì e mercoledì, hanno fatto irruzione a Palazzo Cernezzi, i malviventi hanno “dimenticato” molti oggetti potenzialmente interessanti per dei ladri. Ignorata addirittura una cassaforte.

E così, anche se la pista principale degli inquirenti resta quella del furto, con il passare delle ore e dei giorni aumentano i quesiti, le perplessità e soprattutto le strade alternative per tentare di spiegare l’inquietante incursione notturna nel Comune di Como.

La Procura cittadina ha formalmente aperto un fascicolo d’inchiesta a carico di ignoti nel quale si ipotizza il reato di furto. Un fascicolo in cui i primi atti sono composti dalla comunicazione di notizia di reato predisposta dai carabinieri dopo il lunghissimo sopralluogo del nucleo investigativo la mattina in cui è scattato l’allarme.

Mentre l’inchiesta procede con l’analisi delle immagini delle telecamere e gli accertamenti - che si preannunciano lunghi - sulle impronte digitali riscontrate sulle decine di porte forzate dai malviventi, emergono alcuni particolari del blitz che rendono ancor più misterioso e inquietante quanto accaduto a Palazzo Cernezzi.

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