Longo se la prende: «Noi non brillantissimi ma che cuore»

Interviste A una domanda sulla prestazione si è stizzito. E lascia la conferenza

Longo si alza e abbandona la conferenza stampa. La scenetta è arrivata a fine conferenza, Longo aveva sin lì professionalmente risposto a tutte le domande. A un riferimento sulla prestazione, sul finire dell’incontro (le domande si sarebbero fermate lì, si era fine conferenza) ha chiuso un po’ tranchant. E ha lasciato la platea.

Prima aveva spiegato: «Non è una vittoria da “trenino” negli spogliatoi, perché dopo cinque giornate non c’è nulla da festeggiare. Ma è una vittoria della convinzione, dell’impeto e del cuore». Si può sempre fare di più, ne è ben consapevole anche mister Moreno Longo: «Negli undici è una squadra importante che ha dei valori e poteva crearci delle problematiche. Inoltre, temevo un po’ la ripartenza dopo la sosta, perché serve tornare nella dinamica della partita. Non siamo stati brillantissimi nell’approccio, ma questa è la B e non è cambiata: la vittoria te la devi sudare sempre».

Ma restano tre punti importanti, nella seconda vittoria consecutiva dopo quella a Cesena contro lo Spezia: «Ci danno morale e consapevolezza, in una partita che sembrava incanalata verso il pareggio. Il gol loro ha fatto sì che ci fosse una reazione veemente. E i cambi finali li avrei fatti comunque, al di là del gol subìto. La squadra è andata a prendersi la vittoria con forza ed è un ottimo segnale».

Altro segnale, numeri alla mano, è il contributo dei difensori anche in fase offensiva: «Siamo contenti che anche altri giocatori siano nella condizione di darci una mano, in un’annata servono. A volte c’è il problema contrario. In questo momento stanno mancando i gol degli attacanti, anche stavolta ci sono state tre-quattro occasioni importanti. Ma non deve diventare un assillo, altrimenti si rischia l’effetto inverso».

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