Musica e festa: il raduno dei tifosi aspettando il campionato

La festa Al campetto (dove era appeso uno striscione dedicato al Tizzy, un tifoso della curva scomparso) le partite hanno cominciato ad avere il tifo

Ieri sera il raduno dei tifosi della Curva. Tutto organizzato alla perfezione: un’area ristoro al centro, con le panche e i tavoloni sotto un tendone; un’area di mescita della birra; la cucina dove grigliare carne e abbrustolire panini; le bancarelle dove era in vendita tutto il materiale della curva, quello originale che si trova solo in occasioni come queste o alle partite; il campo da calcetto dove, anche con 37 gradi, su succedevano le partite tra i gruppi della curva.

Ma tutto questo sarebbe stato materiale e scenografia di una festa o di una normale sagra di paese, se non fosse stato tutto confezionato e infiocchettato da striscioni, bandieroni, e drappi che di solito corredano la curva allo stadio. Il lungo “Como 1907”, lo storico “Panthers”, un cimelio che nel 1975 aprì la via agli striscioni ultrà in Curva Monumento, gli stendardi dei gruppi. La gente vestita con le magliette da curva, dove spiccavano quelle nere (il nero ormai è il colore di moda delle curve italiane, nell’abbigliamento, da nord a sud) con la scritta “Maledetta Gioventù”, lo stemma dell’anima giovane che affianca i più esperti e navigati e che si porteranno dietro l’onore e l’onere di portare avanti quella storia ormai cinquantenaria della curva del Como. Poi le magliette della “Curva Como”, degli “Ultras non residenti” (quelli che abitano fuori città, tra cui molti ragazzi che hanno avviato il tifo ultrà a Como), dei “Panthers”, dei “Madness”, oltre all’immancabile omaggio ai diffidati.

Al campetto (dove era appeso uno striscione dedicato al Tizzy, un noto tifoso della curva scomparso non molto tempo fa) le partite hanno cominciato ad avere il tifo da curva a partire dal primo pomeriggio: cori e battimani a sostenere questo o quel gruppo, in un clima di totale goliardia, mentre un altro banchetto raccoglieva firme di adesione alla “Associazione 25 Maggio 1907”, che si propone il compito di tramandare storia e valori di questa storia di tifo, che come succede ovunque, è anche storia di vita, di amicizie, di tradizione, di attaccamento, di coerenza e di costanza al servizio di una fede calcistica.

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