Nel grembo materno
l’origine dell’autismo

L’autismo “inizia nel grembo materno” con alcuni difetti nelle prime fasi dello sviluppo della corteccia cerebrale. Questa la conclusione di uno studio di medici americani

L’autismo “inizia nel grembo materno” con alcuni difetti nelle prime fasi dello sviluppo della corteccia cerebrale, insomma quando il cervello prende forma e le diverse “famiglie” di neuroni si organizzano in strati connettendosi tra loro.

E’ quanto evidenzia uno studio sul cervello di bambini autistici e sani condotto presso l’Università di San Diego, pubblicato sul New England Journal of Medicine. I ricercatori hanno creato il primo modello tridimensionale che ’visualizzà le parti del cervello autistico in cui vi sono frammenti di corteccia non sviluppati secondo il normale schema in cui si organizza la corteccia, in sei strati di cellule diverse.

La corteccia cerebrale umana gioca un ruolo centrale in meccanismi o funzioni mentali cognitive complesse come pensiero, coscienza, memoria, concentrazione, linguaggio. Durante lo sviluppo fetale essa si organizza con un processo complesso in cui le cellule fetali si spostano e prendono la propria posizione finale organizzandosi a formare sei strati di cellule.

Ciascuno strato cellulare si differenzia dagli altri assumendo un’dentità genetica precisa che resta immutata fin dopo la nascita e che quindi si può riconoscere facilmente analizzando un pool di geni ad hoc.

E’ proprio ciò che hanno fatto i ricercatori Usa: hanno confrontato l’identità genetica dei neuroni della corteccia di cervelli di bimbi sani e autistici deceduti. Sono emerse spiccate differenze: nel cervello autistico sono “visibili” con l’esame genetico dei frammenti di corteccia non organizzati correttamente nei sei strati cellulari. Questi frammenti di corteccia dal mancato sviluppo si localizzano in regioni del cervello già note per avere un ruolo nell’autismo.

Quindi la malattia inizia nel feto durante le delicatissime fasi di sviluppo della corteccia.

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