Notte brava di Bryant prima di gara 5. Società furibonda

Il caso Pesantissima è la sanzione e alla multa ora potrebbe seguire il mancato pagamento degli emolumenti

Giusto per non farsi mancare nulla e caricare ancor più di tensione una partita della vita, come è stata quella di gara 5 della finale promozione a Scafati, stanno emergendo in queste ultime ore i contorni di una vicenda che accende luci sinistre sui due americani della Pallacanestro Cantù.

In particolare Zack Bryant. I fatti, prima di tutto. Il giovane esterno americano chiama lunedì mattina (giorno della partenza) e dice di avere avuto problemi gastrointestinali. Il gm Santoro e lo staff medico della società fanno subito scattare il piano di emergenza, soprattutto relativo alle norme anti Covid.

Bryant viene visitato e la cosa comincia un po’ a puzzare (più dell’alito). Il sospetto è che sia reduce da una notte brava, con qualche eccesso di su di alcol. Ecco allora il provvedimento immediato, anche per mettere al riparo la squadra da eventuale scoppio di caso febbrile o virale: il giocatore raggiungerà la Campania in pullman, approfittandone tra l’altro per riposare e recuperare le ore di sonno.

Decisione che il giocatore contesta vibratamente, ma alla quale deve adeguarsi . Arrivati a Scafati, anche per non complicare ulteriormente le delicate ore di vigilia, si decide di aprire un fronte solo con l’agente del giocatore, rimandando ogni eventuale azione sanzionatoria al post gara.

Ma non sono momenti facili da gestire, perché nel frattempo qualche sospetto viene pure sull’altro americano, Trevon Allen, che pare fosse in compagna di Bryant, ma che di certo senza strascichi pesanti e riconoscibili di alcun genere.

L’americano viene rimesso in piedi dallo staff medico. Nel mentre la società non è affatto disposta a transigere e perdonare. Si parla addirittura della richiesta di sottoporsi a un test specifico, rifiutato dal giocatore (forse anche a insaputa del’agente) e a quel punto scatta il provvedimento immediato: pesantissima è la sanzione e alla multa ora potrebbe seguire il mancato pagamento degli emolumenti fino al termine della stagione per il gravissimo (e lesivo) comportamento antisportivo.

Questa la nota del club: «La società, come buona regola, non fornisce informazioni o riscontri di alcun tipo in relazione ai rapporti interni con i propri tesserati. Ciò che possiamo garantire è che ogni situazione che si possa verificare nello svolgimento della nostra attività, viene gestita adottando i provvedimenti idonei ogni qualvolta se ne riscontra la necessità, calibrando gli stessi all’importanza dei fatti che si verificano e questo accade in tutti i casi ed in ogni momento della stagione».

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