Omicidio di Joele
«Pressiamo la polizia»

Il console italiano: abbiamo un impegno. Intanto spunta anche l’ipotesi dello scambio di persona. In tribunale i quattro arrestati

«Teniamo alta la tensione della Polizia inglese sul caso e abbiamo un loro impegno per una soluzione quanto prima della vicenda’’, lo ha spiegato all’ANSA il Console d’Italia a Londra, Massimiliano Mazzanti, che sta seguendo da vicino il caso dell’omicidio di Jole Leotta nel Kent. Sono dieci le persone fermate dalla Polizia, quattro tra loro, tutti lituani, sono ufficialmente accusati dell’omicidio di Joele Leotta e oggi compaiono via video davanti alla Medway Magistrates’ Court per la formalizzazione delle accuse. La posizione degli altri sei fermati è al vaglio degli investigatori. Proseguono quindi le indagini anche per fare chiarezza sul movente dell’omicidio, e di tanta violenza scatenata nell’aggressione domenica sera contro Joele ed Alex mentre si trovavano nell’appartamento dove vivevano in affitto a Maidstone, sopra al ristorante iraliano ’Vesuvius’ dove Joele lavorava come cameriere. Dopo aver escluso ieri il ’movente razzialè, la polizia del Kent sta considerando tutte le piste possibili, tra queste era emersa anche l’ipotesi di ’scambio di personà. Intanto la famiglia di Joele, giunta nei giorni scorsi a Londra, potrebbe lasciare oggi il Paese per rientrare in Italia già in giornata.

I quattro cittadini lituani accusati dell’omicidio di Joele

sono comparsi oggi via videolink di fronte alla Medway Magistrates’ Court. Come precisa in una nota la polizia del Kent, sono stati identiticati come Aleksandras Zuravliovas, 26 anni, Tomas Gelezinis, 30, Saulius Tamoliunas, 23, tutti residenti a Maidstone, e Linas Zidonis, 21enne senza fissa dimora.

Per loro è scattata l’accusa formale di omicidio del giovane italiano e di lesioni gravi contro Alex Galbiati, l’amico di Joele ferito nell’aggressione che ieri è stato dimesso dall’ospedale. I quattro rimangono in stato di arresto e compariranno nuovamente via videolink lunedì prossimo di fronte però alla Maidstone Crown Court, tribunale che si trova a pochi metri dall’appartamento in cui i due italiani sono stati aggrediti.

Nel caso in cui vengano condannati, i lituani rischiano almeno 20 anni di carcere.

© RIPRODUZIONE RISERVATA