«Potenziate il reparto di Cantù»
L’appello degli aspiranti genitori

Raccolta di firme per chiedere all’azienda ospedaliera Sant’Anna di sostenere un reparto all’avanguardia come quello della Procreazione medicalmente assistita dell’ospedale Sant’Antonio Abate

Arrivano da ogni dove: Milano, Varese, Ferrara, Mantova, Valtellina. E anche più lontano. Che il centro di procreazione medicalmente assistita, all’ospedale Sant’Antonio Abate di Cantù, funzioni, si sapeva. Ora, a volere persino un potenziamento del servizio, in virtù di un esempio di buonasanità, sono alcuni fra gli stessi utenti.

A chiederlo, attraverso una petizione propositiva indirizzata ai vertici dell’azienda ospedaliera Sant’Anna di Como - di cui fa parte la struttura di via Domea - una coppia, soddisfatta per i risultati raggiunti a Cantù.

La necessità? «Raccontare per valorizzare questa eccellenza comasca in campo sanitario, e chiedere alla dirigenza del Sant’Anna un maggior supporto al servizio - si legge nel testo - che è portato avanti con professionalità ed estrema dedizione dal dottor Marco Claudio Bianchi e dalla sua équipe».

Un appello che intende radunare più persone attraverso un indirizzo e-mail creato apposta: [email protected].

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