Rabbia e ironia: i tifosi ce l’hanno con tutti

Calcio La pessima situazione del Como ha scatenato i commenti dei supporter: al centro ci sono mister e mercato. Un paio di nomi più citati di tutti (Fabregas e Cutrone) e c’è chi vede la prossima gara come ultima spiaggia per Longo

Como, adesso ce n’è un po’ per tutti. I commenti dei tifosi piovono a ruota libera sui social, e di rabbia ce n’è parecchia. Anche nelle discussioni tra chi attacca duramente e butterebbe tutti a mare e chi invece è della linea del sostegno a oltranza.

La prima e comunque buona notizia è che quello che sta succedendo al Como coinvolge davvero tanta gente. Che sia per criticare o per incitare, il pubblico non resta indifferente.

Risvegliati amore e attenzione

Segno che in ogni caso questa gestione societaria e il suo operato hanno risvegliato l’amore e l’attenzione verso la squadra in maniera importante. Anche sul sito del nostro giornale, non c’è notizia sul Como a cui non segua una serie di commenti.

E i temi su cui principalmente in questo momento sono sostanzialmente due, l’allenatore e il mercato. Con un paio di nomi citati più di altri, Fabregas e Cutrone. Perché un refrain frequente è chiaramente quello di aver scelto giocatori dai nomi altisonanti, ma in qualche modo fini a se’ stessi.

«Figurine e marketing», scrive qualcuno. Incolpando la società di aver badato all’apparenza più che alla sostanza. Nel mirino di molte critiche c’è l’operato di Ludi e Wise, e qualcuno ricorda anche che «non esiste una società al mondo in cui nessun proprietario si sia mai visto in sede o allo stadio».

Tanto però si discute di Longo, e di Gattuso. «Senza Jack la squadra non ha più un’anima», è una tesi sostenuta da più persone. C’è però anche chi contesta la decisione della società di aver confermato Gattuso durante l’estate, ricordando che anche l’anno scorso c’erano problemi e tante partite sono state salvate da Facchin.

Nel mese di interregno viene individuata da molti la causa di quello che è accaduto, ma c’è chi sostiene che «è stato corretto aspettare Jack».

A Longo viene imputato il fatto di non essere riuscito a dare la scossa giusta in oltre un mese di lavoro, suo malgrado e per ovvi motivi l’allenatore non gode certo di grande popolarità in questo momento, anche se c’è chi ricorda che sta lavorando con quello che ha trovato. Però, sostiene un tifoso, «che vuol dire lavorare sugli errori se poi si continua comunque a farli?».

Si discute anche del modulo, molti si chiedono perchè si sia rinunciato al 4-4-2.

Non mancano i rappresentanti dell’«io l’avevo detto», e nemmeno qualche teorico del «togliamogli lo stipendio», riferito ai giocatori.

Nessuno s’appella alla sfortuna

Perché l’accusa di mancanza di grinta, di gruppo non coeso, è un altro tema sostenuto da molti. Nessuno, nemmeno i sostenitori più irriducibili, si appella alla sfortuna. Anzi, qualcuno ne parla al passato, sostenendo che questa gestione tecnica, e la squadra stessa, ne abbia invece avuta fino a ora, fino all’anno scorso.

La partita di domenica con il Venezia viene vista da un tifoso come l’ultima occasione da dare a Longo, e in tanti invocano cambiamenti e rivoluzioni della squadra a gennaio. A lungo termine, prevale la speranza e la voglia di credere in una possibile riscossa su chi invece, e non ne mancano, vede la stagione ormai compromessa.

E fortunatamente non manca l’ironia, come quella di chi, sul tema dei gol presi da calci d’angolo, propone di giocare in un campo tutto tondo...

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