Saldi, la partenza fa ben sperare: «Da ripetere le aperture serali»

Cantù Negozianti soddisfatti, ottimi affari in occasione della festa notturna in piazza. Bolla (Confcommercio): «Le aspettative ci sono, i primi giorni sono stati incoraggianti»

L’impatto sulle vendite, forse, non sarà più quello di un tempo, con la fila fuori dai negozi il primo giorno. Ma i saldi saldi estivi restano un appuntamento decisamente importante per il commercio cittadino e la speranza è che la spinta non si esaurisca troppo in fretta.

L’occasione di un paio di scarpe nuove, che mettono sempre di buonumore, o di un abitino da sfoggiare in vacanza a prezzo tagliato resta irresistibile. Nonostante le chiusure che si inseguono, e che hanno cambiato il volto del centro, insomma, i negozianti resistono. Saldi partiti giovedì, un po’ in ritardo rispetto al solito, per cominciare tutti insieme, in tutta Italia. Il che, probabilmente, ha influito, perché il canturino, nei fine settimana di luglio, va al lago o al mare. Il che significa che nei prossimi giorni potrebbe anche esserci maggior vivacità.

Negli anni scorsi si organizzava persino la notte dei saldi. Stavolta, invece, è stato accolto con un certo piacere il traino della prima edizione de La Notte in Bianco, che ha riempito il centro venerdì. Non è mancato chi si è poi concesso qualche acquisto, invogliato dai ribassi, tanto che qualche negozio ha tenuto aperto fino a mezzanotte. E ne è valsa la pena, assicurano. Ieri mattina, come ogni sabato che si rispetti, via Matteotti era animata. Il richiamo di un ribasso a doppia cifra sortisce ancora il suo effetto. «Le aspettative ci sono – conferma Laura Mazzola – speriamo che questi saldi vadano bene. Per quanto ci riguarda noi scontiamo tutta la rimanenza della stagione e l’interesse c’è. Qualcuno passa nei giorni precedenti, adocchia quello che piace e poi torna». L’esperienza non manca, visto che il negozio, a settembre, taglierà un traguardo davvero importante, quello del secolo d’attività.

C’è chi, invece, è aperto da due anni appena, come Alessandra Mascheroni di “Il mio bebè”: «Ho lavorato prima come commessa e so che i saldi, a Cantù, non partono mai in velocità, crescono un po’ alla volta, perché molti, nel fine settimana, lasciano la città». Ma, ammette, «c’è anche chi il primo giorno è entrato in negozio dicendo ci sono i saldi, eccomi qua». Anche lei venerdì sera ha tenuto aperto, e «c’era una via Matteotti piena come non si vedeva da tempo, un bello spettacolo». Anche Sabrina Negri, di Blukidz, si dice ottimista: «Sono appena cominciati, è presto per fare bilanci, abbiamo davanti due mesi. Inoltre nell’abbigliamento per bambini si compra durante tutto l’anno, quando si ha bisogno. Ma c’è sempre un certo interesse e si approfitta delle offerte».

Gisella Monti, di Pancho, è ancora stanca, ride: «Venerdì sono rimata aperta fino quasi a mezzanotte, ma devo dire che ne è valsa la pena. Un po’ di movimento c’è, ma in città i saldi non si esauriscono mai subito, sono più diluiti nel tempo. Meglio così, per noi». Proprio davanti al sui negozio ci sono le serrande chiuse di un’insegna storica.

«E’ vero ci sono le chiusure – replica - ma di recente si è avuta anche un’apertura. Noi resistiamo».

«Resistiamo»

Lo conferma il referente cittadino di Confcommercio Alessandro Bolla: «Altroché, certo che si resiste. Le aspettative ovviamente ci sono, anche se i saldi sono cambiati rispetto a un tempo. La possibilità di acquistare un capo di qualità a prezzo ridotto è sempre un’opportunità che non ci si vuole lasciare scappare».

© RIPRODUZIONE RISERVATA