Sanità e tempi d’attesa, va sempre peggio

Rispetto a un anno fa i comaschi aspettano molti più giorni per esami comuni, dalla Tac all’ecografia

Quasi sei mesi di attesa per poter fare un’ecografia all’addome o un elettrocardiogramma sotto sforzo, quattro mesi per una tac. La sanità pubblica comasca, sotto la voce “tempi d’attesa” va sempre peggio. A dirlo è uno studio dell’Asl di Como, inserito nei progetti strategici per il 2015, anno dell’Expo. A preoccupare non è solo il numero di giorni, decisamente eccessivo, per poter ottenere prestazioni professionali nelle strutture sanitarie della nostra provincia, ma anche il sensibile incremento rispetto ai dati dell’anno precedente.

L’azienda sanitaria diretta da Roberto Bollina ha infatti scoperto che se oggi si prenotasse un’ecografia all’addome l’appuntamento sarebbe fissato a metà luglio. Poco più di un anno fa si sarebbe dovuto attendere “soltanto” fino a marzo, aprile al massimo.

Discorso analogo vale per un ecodoppler; una tac - sia al torace che all’addome - prenotata oggi, potrà essere fatta in una struttura pubblica comasca soltanto a fine maggio; nel 2013 l’attesa si sarebbe “limitata” a 78 giorni, dunque metà aprile.

Tempi interminabile anche per un ecocardiogramma sotto sforzo, ben 168 giorni di attesa, ma paradossalmente la situazione è migliore rispetto a quella del 2013, ma soltanto per un paio di giorni.

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