Strettoia chiusa
Protestano i cittadini

Sabato stop di due ore e mezzo. I ristoratori: Nessuno ci ha avvisato

CERNOBBIO La Strettoia di Cernobbio chiude senza preavviso, e dal lago le proteste piovono a raffica. L’inconveniente si è verificato sabato  - tra le 17 e le 19,30 -; poi a causa della pioggia, per l’impossibilità di allestire le bancarelle dei mercatini, il blocco che avrebbe dovuto protrarsi fino alle 22 è stato anticipatamente rimosso.
La chiusura, autorizzata dalla provincia alla quale appartiene quel segmento della vecchia Regina, e avvallata dalla polizia locale cernobbiese, non è stata però resa nota né attraverso il comunicato ufficiale della città di Cernobbio, che accennava solo ai mercatini sotto i portici del Regina Olga e alle animazioni del gruppo Fata Morgana, né attraverso manifesti, e neppure per mezzo del rinnovato sito internet, che settimanalmente diffonde una dettagliata newsletter.
Evidenze che hanno mandato su tutte le furie gli operatori commerciali di Moltrasio e Carate Urio, e hanno generato proteste da parte di cittadini che si sono trovati in difficoltà a raggiungere il paesi della Riva romantica. «Aspettavo diversi clienti – dice  Antonio Pio, del ristorante l’Altra Riva di Urio – e il blocco del traffico ha causato disagi, in quanto la gente, non conoscendo i luoghi, non ha saputo da che parte andare. Anche a Carate la vecchia Regina è stata chiusa l’altra domenica; ma l’avviso è stato diffuso con una settimana d’anticipo. Siamo decisi a costituire una delegazione che andrà in provincia a manifestare il dissenso per il malvezzo di Cernobbio. Non siamo disposti a subire altri disagi, in quanto non è la prima volta che la Strettoia viene bloccata senza adeguata segnaletica alternativa».

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