Talento e originalità
Gualazzi a Lugano

Domani sera il pianista esploso a Sanremo sarà protagonista del tour “Happy Mistake”. Jazz, blues e gospel: con lui nove musicisti

Sta consolidando sempre di più la sua caratura artistica, soprattutto a livello internazionale il cantante e pianista Raphael Gualazzi, protagonista domani sera, 20.30, al Palazzo dei Congressi di piazza Indipendenza 4 a Lugano, di una data del suo tour promozionale di “Happy Mistake”, il suo ultimo lavoro discografico (biglietti a 40,80 chf). Con “Happy Mistake Tour” Gualazzi porta sui palchi d’Italia e d’Europa il suo inconfondibile sound con i brani dell’album pubblicato lo scorso 14 febbraio per Sugar, l’etichetta di Caterina Caselli, una delle ultime vere talent scout del panorama musicale tricolore.

Le sue passioni musicali, sbocciate in tenera età, si sono sviluppate in fretta formando un artista originale e completo, che si è messo in luce prima in Francia e poi in patria. In Italia sono state soprattutto le sue partecipazioni al Festival di Sanremo a farne apprezzare la maturità e lo stile complesso. Le sue influenze evidenti anche in questa ultima pubblicazione, si ritrovano nei concerti, e ne fanno un artista da scoprire e riscoprire specialmente nella dimensione dal vivo, con una vocazione fortemente internazionale. Nel bagaglio dell’artista di Urbino, oltre al jazz e al blues, si apprezzano incursioni nel gospel e nel soul, fino a inattesi passaggi in chiave country e ammiccamenti al rock. Non mancano sentiti omaggi ai classici, da Verdi al felliniano Rota.

Sul palco in questo tour si esibisce accompagnato da nove musicisti, sette dei quali francesi tra cui tre coriste, in uno spettacolo dinamico e sfaccettato che alterna atmosfere suggestive a momenti dall’energia intensa e travolgente. Il successo nella categoria Giovani al Festival di Sanremo del 2011 con la canzone “Follia d’amore”, lo ha rivelato al grande pubblico e gli ha permesso di andare a rappresentare l’Italia all’Eurosong Contest”, manifestazione alla quale il nostro paese non aderiva dal ’97. Il palcoscenico Europeo lo ha premiato anche in quell’occasione regalandogli un prezioso secondo posto e una ancora più ampia visibilità. All’Ariston, invece, Gualazzi si è ripresentato nell’edizione 2013, eseguendo due brani: “Senza ritegno” e “Sai (ci basta un sogno)”, prima di dare alle stampe il suo terzo album, “Happy Mistake”, quello che sta ancora portando in giro in concerto con successo.

I suoi brani ariosi e al di fuori di ogni moda ben si prestano al commento sonoro. “L’amie d’un italien (Rainbow)”, tratta proprio dall’album più recente, è stata scelta come sigla per la trasmissione di Rai Tre, “Il tempo che fa”, e altre sue composizioni sono protagoniste di altrettanti spot pubblicitari . La musica di Gualazzi nasce dalla fusione della tecnica ragtime dei primi anni del ’900 con la liricità del blues, del soul e del jazz nella sua forma più tradizionale con uno stile dove la tradizione riesce a coabitare con le influenze di artisti moderni come Jamiroquai e Ben Harper.

Fabio Borghetti

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