Abass: «Processi a Cantù?
Dai, non scherziamo»

Il capitano dell’Acqua Vitasnella: «Siamo solo alla prima giornata, e comunque di cose positive ce ne sono state»

Eccolo lì, Awudu Abass, il capitano dell’Acqua Vitasnella. In una delle sue difese meglio riuscite. Quella della squadra, dopo la sconfitta di Capo d’Orlando. «Sì, per i compagni ci riesco, perché se penso al backdoor che mi sono preso ingenuamente nel finale e che ci ha portati da -1 a -3 mi viene ancora una rabbia da morire... È stata una disattenzione che non mi perdono».

Ma non si abbatte, Abass. E confida sul fatto che non la faccia il gruppo. «Sarebbe sbagliatissimo - spiega - un po’ perché siamo solo alla prima partita, un po’ perché di cose positive ne ho viste. A cominciare dal fatto che fino in fondo abbiamo provato a giocare insieme. Di squadra, insomma. Nessuno si è mai comportato da egoista, pensando di poter risolvere la questione da solo, e questa mi sembra già una bella base per ripartire».

Eventuali attacchi, dunque, respinti al mittente. Anche in questo caso, il capitano è categorico. «Processi? Non voglio nemmeno sentire parlarne. Qui siamo di fronte a un passo falso alla prima giornata. Niente di più. E questa squadra, ne sono convinto, quando troverà i suoi ritmi potrà giocarsela con chiunque. Come del resto continua a ripetere il nostro allenatore. Dateci solo un po’ di tempo».

La lunga intervista sul quotidiano La Provincia in edicola martedì 6 ottobre 2015.

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