Cantaluppi alle Olimpiadi
Stavolta da allenatrice

L’anno scorso a settembre la sua allieva Milena Baldassarri a Baku ha staccato il pass per Tokyo. L’aveva già fatta da atleta

L’appuntamento olimpico è rimandato all’anno prossimo. Julieta Cantaluppi non vede l’ora di partecipare nelle vesti di allenatrice, dopo aver calcato la pedana come atleta a Londra 2012, ai giochi dei cinque cerchi.

L’anno scorso a settembre la sua allieva Milena Baldassarri a Baku ha staccato il pass per Tokyo. Un risultato importante, nella breve carriera da allenatrice della comasca (35 anni), che è iniziata nel 2013 dopo il ritiro dall’attività. «È stata una emozione indescrivibile -il pensiero di Cantaluppi, che da diversi anni risiede a Fabriano, assieme alla madre Kristina Ghiurova, anche lei allenatrice e che agli inizi degli anni novanta ha introdotto la ritmica nella Comense - . È un traguardo per il quale abbiamo lavorato tanto».

Sette volte campionessa italiana individuale assoluta (sei titoli consecutivi dal 2007 al 2012); sedicesima alle Olimpiadi di Londra 2012; sei partecipazioni ai Mondiali e l’oro ai Giochi del Mediterraneo nel 2009. Un palmares che fa di Julieta Cantaluppi la ginnasta più forte in Italia, nella ritmica. E adesso la carriera di tecnica che ha già portato a diversi riconoscimenti: oltre al pass olimpico per Baldassarri, anche gli ottimi risultati intascati dalla squadra nazionale juniores, che nel 2017 è salita sul secondo gradino del podio nell’esercizio alle 10 clavette agli europei di Budapest.

Eppure la comasca, ogni tanto sente ancora la nostalgia dell’atleta. «Mi manca l’entrata in pedana e il trasmettere le mie emozioni al pubblico – confessa Cantaluppi -. Anche l’allenarmi quotidianamente, perché era bello lavorare con la mia tecnica».

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