Johnson (33 punti) fa il modesto
«Potevo anche tirare meglio»

L’americano è stato in assoluto il migliore di Cantù contro l’Orlandina

«Dica 33». Robert Johnson si è spinto un po’ più in là: non l’ha detto, ma l’ha fatto. Che esordio in campionato per l’esterno americano della S.Bernardo Cinelandia Park, vien da dire a suon di rap, la sua passione. La sua prestazione e i 33 punti contro l’Orlandina hanno già lasciato il segno: miglior marcatore di tutta la A2, nel girone Verde Johnson già primeggia anche in altre due classifiche individuali. Sua la miglior valutazione (35), clamorosa la percentuale nei tiri da 2 con l’82% di canestri realizzati.

Domenica di conferme

Che ci fosse qualcosa di speciale nella combo-guard ventiseienne di Richmond, cresciuto negli Indiana Hoosiers e reduce da un campionato tra Russia (al Perm’) e Turchia (al Fethiye Belediye Spor), si era già ampiamente capito nel preseason. Domenica, sono arrivate mille conferme: un esordio con i fiocchi, che lo pone certamente tra gli americani più interessanti della categoria.

E lui, che sembra davvero un perfezionista che non vuole accontentarsi mai, trova che ci siano particolari da sistemare: «Non posso che essere soddisfatto, ma devo essere onesto: avrei dovuto tirare meglio i liberi, visto che ne ho sbagliati 3 su 6. È una percentuale che va migliorata».

Numeri e sottigliezze a parte, per Johnson la prima sfida di campionato è stata ben interpretata da Cantù: «Siamo partiti molto bene, l’approccio è stato giusto, abbiamo giocato con determinazione e concentrati. Quando però gli avversari hanno rimontato, arrivando perfino a superarci, ammetto che in noi si è creata un po’ di confusione. Un momento che si è protratto un po’ a lungo, ma siamo stati anche bravi a recuperare compattezza e a rimetterci in carreggiata, per poi chiudere la partita in bellezza».

Cantù è ancora un cantiere, una squadra in costruzione e che sta carburando, con l’obiettivo di primeggiare in campionato. La stagione è ancora agli inizi e per Johnson ci sono ancora aspetti che vanno sistemati, prima di potersi ritenere pienamente soddisfatti: «Sicuramente siamo migliorati nei rimbalzi, offensivi e difensivi, grazie a un grande lavoro in palestra. Ma, anche in questo caso, possiamo ancora migliorare, perché vedo tanto margine. Mi è piaciuta la consistenza difensiva di tutta la squadra nel primo quarto, rivista poi anche in altri frangenti della partita. Sicuramente serviranno più continuità e concentrazione nel corso dei quaranta minuti, evitando alcuni passaggi a vuoto».

«Il livello della lega è buono»

Johnson, che nel suo curriculum ha già esperienze in campionati europei di primissimo piano, si è già fatto un’idea di quello lo attende nella seconda lega italiana: «Mi sono bastate poche partite per capire e cercare di adattarmi. Questa sfida contro l’Orlandina e le precedenti tre in Supercoppa mi hanno convinto che il livello di questa lega è certamente buono, ci sono squadre competitive.

Questo per dire che è già chiarissimo il fatto che non andrà sottovalutato nessuno. Occorre quindi fare una profonda riflessione sulle nostre capacità, per dare sempre tutto, in ogni partita: dovremo fare sempre qualcosa in più per avere la meglio sulle nostre avversarie». Chissà, se per questa prima performance, il cestista-rapper s’inventerà qualcosa in studio per celebrare il primo successo a Cantù.

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