Pancotto: «Noi siamo Cantù
A Bologna con orgoglio»

Il tecnico dell’Acqua San Bernardo pensa alla gara di domani

Un tempo poteva essere paragonata a Inter-Juve, come una sfida tra due squadre mai retrocesse. Oggi, Cantù-Bologna, sponda Virtus, è altro. Ma ciò non toglie nulla al fascino della sfida tra due società che hanno avuto percorsi diversi. E che oggi si ritrovano a giocare anche con obiettivi ben diversi. Sfida che farebbe tremare i polsi a chiunque.

Non a coach Cesare Pancotto che, anzi, la pensa esattamente al contrario: «Per me è il meglio che potesse capitarci. La sfida capita in un momento per noi particolare, perché da una parte la squadra sta esprimendo una buona pallacanestro, con un buon atteggiamento e una buona personalità, dall’altra però non riusciamo a concretizzare. Ci manca quel cinismo necessario per chiudere la partita. Alla squadra ho detto che voglio vedere facce determinate, a Bologna non giochiamo contro la classifica, ma contro le difficoltà che fanno crescere».

Sul valore di questa Bologna rinata, poco da dire: «È prima in classifica in campionato e qualificata alle Top 16 di EuroCup. Mi sembra di poter dire che questa sia una nuova tradizione per la Virtus, una società che guarda con decisione al futuro: per il nuovo impianto e per la volontà di arrivare in Eurolega. Ci saranno i riflettori sulla squadra prima in classifica, ma noi siamo Cantù e a Bologna porteremo con grande orgoglio il nome della nostra società». 

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