Facchin para i dubbi
«È tutto aperto»

«GAttuso? E’ sicuramente una scelta molto ragionevole, non ci ha tolto tempo per farci conoscere»

Decisivo in più occasioni, più in forma dell’anno scorso. Davide Facchin con i suoi trentatre anni vive quello che è successo e sta succedendo al Como con il disincanto dell’esperienza e con la consapevolezza di chi ne ha viste tante.

«L’inverno scorso ho passato due mesi faticosissimi per via di una polmonite trascurata», racconta. Non era Covid in anticipo, per la cronaca. Ma sul portiere ha pesato ben di più delle settimane complicate che la squadra ha attraversato quest’anno. «Che non vanno però dimenticate quando si analizza quello che stiamo facendo. Perchè giocare sette-otto gare in poco più di venti giorni, dopo essere stati completamente fermi per qualche settimana, e molti di noi non sono nemmeno stati bene, è uno sforzo notevole. Non siamo macchine, oltre ai problemi fisici sono state settimane anche emotivamente faticose. E in questo tour de force abbiamo perso poi soltanto una gara, tra l’altro quella in cui eravamo ridotti al minimo».

Situazioni che però non hanno evitato il cambio di allenatore dopo quel pari con il Piacenza, anche se poi nelle due gare successive i biancorossi hanno segnato nove gol, quindi in fondo... «Vero, ma per una squadra che punta a stare al vertice non sono queste le gare in cui puoi permetterti di non vincere, in un modo o nell’altro ci devi riuscire. E poi sono tanti gli aspetti da valutare quando si prende una decisione del genere. I cambi sono sempre legittimi, una società ha il diritto di farlo anche se le situazioni non sono disastrose, non contano solo i risultati». La squadra, secondo Facchin, ne aveva bisogno. «A livello di spogliatoio eravamo un po’ saturi, ci servivano degli stimoli diversi. Ciò non significa, sia ben chiaro, che non dessimo sempre il massimo. Lo abbiamo sempre fatto, e del resto non eravamo messi così male. Non so dire da quando sia maturata questa situazione, ma emotivamente era un trend che bisognava sbloccare».

Gattuso è la persona giusta? «E’ sicuramente una scelta molto ragionevole, non ci ha tolto tempo per farci conoscere, di noi sa tutto tecnicamente e personalmente, è stato un giocatore a livelli più alti dei nostri, è un bravo allenatore ed è una persona a modo. Quello che ci saprà dare in più lo vedremo, di sicuro non ci ha tolto nulla. La squadra lo sta apprezzando e stiamo provando a cambiare mentalità».

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