Il mini tg azzurro
Fabio, il baby youtuber

Tredicenne di Bregnano, che da qualche mese accompagna tutte le gare del Como con i suoi commenti post partita, sulla famosa piattaforma streaming

La firma è “Fabio Biancoblù”. Un nome che dice ancora poco o niente ai più, ma nel suo piccolo sta iniziando a spopolare tra i tifosi del Como. Dietro al nickname si nasconde Fabio Bergna, giovanissimo Youtuber tredicenne di Bregnano, che da qualche mese accompagna tutte le gare del Como con i suoi commenti post partita, sulla famosa piattaforma streaming.

Sintesi esemplare e accalorata del match, accompagnata dalle formazioni scese in campo, dettagli sulla cronaca, incredibili approfondimenti sui giocatori avversari.

Fabio ha una passione smisurata per il calcio, e per la maglia azzurra. Non si perde una partita, legge e si informa su tutti i campionati nazionali e internazionali. E papà Roberto, che questa passione la osserva da vicino da qualche anno, ne è quasi incredulo: «Non mi reputo un ultras del Como, ma ho sempre seguito la mia squadra del cuore con dedizione, fin da piccolo. Sono cresciuto nella generazione “Serie A”, impossibile non appassionarsi a questa maglia. Tanti mi prendono in giro, ma io tifo solo Como. E questa passione l’ho trasmessa (evidentemente alla grande, e giù risata) anche a Fabio».

Papà e figlio guardano sempre la partita insieme, poi il più piccolo si chiude in camera, armato di maglia, sciarpa e webcam, per registrare in istantanea il suo commento al match del giorno. «Mi viene naturale – commenta il giovanissimo Youtuber – e difficilmente devo tagliare qualche pezzo: per fortuna quest’anno le partite e le cronache esaltanti hanno il sopravvento. Tutto è più facile così…».

Anche se la partita che gli ha fatto superare ampiamente le 500 visualizzazioni è proprio l’ultima, persa malamente con il Lecco. «Loro hanno fatto una partita fantastica, ma a noi è mancata la giusta cattiveria. La pressione evidentemente ha influito».

Papà Roberto, professione agronomo, dopo qualche piccolo consiglio, ha lasciato fare il figlio: «Non entro nelle sue scelte, anche perché non c’è nulla di male. Raccomando solo di tenere sempre i toni pacati: lui mi ascolta, ma non ho dubbi, è sempre stato un ragazzo molto educato».

Fabio quest’anno finirà la Terza media, prima di iniziare (c’erano dubbi?) il Liceo Sportivo. Ah, e naturalmente gioca a calcio: portiere con buone prospettive, nel Rovellasca. «Il mio idolo? Naturalmente Facchin, un portiere che dà molta sicurezza. Ma stravedo anche per Gatto e Cicconi». Il canale Youtube è un progetto che continuerà, anche quando si tornerà allo Stadio. «Non vedo l’ora. Mi sono innamorato di questa maglia fin dalla prima gara che ho visto dal vivo, a 8 anni, contro l’Albinoleffe. Ma papà mi ha portato anche in trasferta, a Monza, Piacenza, Vercelli…».

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