«Salvezza con il Como
e laurea in Economia»

Intervista con Alessandro Gabrielloni, attaccante della squadra lariana.

Alessandro Gabrielloni c’è. Segna due gol in amichevole, si appresta a vivere una stagione che per lui può essere importantissima, ed è uno dei più importanti, e più amati, anelli di congiunzione tra il vecchio e il nuovo Como. Ora di fianco all’altro bomber principe degli ultimi anni, Simoneandrea Ganz, un incontro-confronto che già entusiasma e fa sognare i tifosi.

Alessandro, come va? Si sente già la differenza tra la serie D e la C?

«Va molto bene. Stiamo lavorando benissimo, abbiamo già creato un bel gruppo. Onestamente, finchè non si comincia davvero a giocare è difficile accorgersi della differenza di categoria. Quello che si avverte è che ci sono tante cose nuove, che la società ci sta mettendo a disposizione tante possibilità per lavorare bene. E i nuovi compagni, tutti bravi».

Mister Banchini ha cambiato qualcosa nel suo modo di lavorare?

«No, è il solito “martello”... A parte gli scherzi, il suo metodo di lavoro già lo conosciamo, le sue idee sono più o meno quelle».

Non si lavora con l’obbligo di vincere a tutti i costi, è meglio?

«Dover vincere per forza, essere la squadra favorita o comunque tra le favorite dà fin dall’inizio più stress ma può dare anche più spinta. Bisogna essere bravi a ricordarsi sin da subito che siamo una neopromossa, quindi essere consapevoli che bisogna faticare molto, che ci sono squadre con budget molto importanti, che il primo obiettivo deve essere davvero la salvezza. E dunque la concentrazione deve essere la stessa, sempre».

E poi, c’è un altro obiettivo da conquistare, fuori dal campo.

«Sì, la laurea in Economia bancaria. Vorrei laurearmi a febbraio, ci tiene la mia famiglia e ci tengo tanto anch’io. Ci ho messo un po’, ma voglio farcela. È un anno in cui c’è tutto per poter fare bene, adesso sta a me».

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