Cantù-Avellino è l’ora del Pianella
Il coach: «Ottimista per il futuro»

Alle 18.15 primo match casalingo in assoluto della stagione per l’Acqua Vitasnella

Sacripanti: «Da migliorare le collaborazioni difensive e la gestione della palla»

È sorridente e sembra pure sereno Pino Sacripanti alla vigilia del match che alle 18.15 (biglietteria aperta dalle 16.15) opporrà la sua Acqua Vitasnella alla Sidigas Avellino. Con Cantù che, per la prima volta quest’anno, giocherà una partita al Pianella.

Sì, sorridente e sereno. Alla faccia delle due sconfitte con Varese e Gran Canaria. «Detto che in entrambe le occasioni ho notato anche alcune cose buone, non c’è dubbio che vi sia parecchio da correggere e sistemare - osserva il coach -. Ci attende un grande lavoro ma sono positivo e ottimista perché, dopo averle toccato con mano, queste problematiche sono state condivise con la squadra. Ne abbiamo discusso insieme, visionato sequenze, spezzoni di gara, messo il dito nella piaga. Questa consapevolezza che sin qui è stata dello staff tecnico è ora diventata anche dei giocatori».

Sacripanti entra nello specifico. «Sono due gli aspetti sui quali insistere in particolare. Il primo è quello legato alle collaborazioni difensive dove denunciamo oggettive difficoltà tecnico-tattiche più che di dedizione. Il secondo aspetto attiene invece la gestione della palla. Capire cosa fare e in che momento farlo, insomma. Percepire il ritmo della gara.

Oggi, intanto, si ci sarà da vedersela con Avellino. «Sulla carta, noi e loro ci assomigliano. Siamo come due squadre allo specchio, ampiamente rinnovate, con tanta forza fisica e del talento. Anche la Sidigas ha capacità di saper costruire canestri soprattutto con i suoi uomini sul perimetro. La differenza è che loro dispongono di giocatori già esperti della realtà italiana e dunque più pronti a sfide del genere in avvio di campionato. Sul breve si fanno preferire ma io ho tantissima fiducia nella nostra squadra, convinto che il tempo ci darà ragione».

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