«Che derby interessante, un po’
anni ’60 e ’70. E Milano erano due»

In settimana l’inedita sfida con l’Urania. Il presidente di Cantù, Allievi: «Una buona squadra che non andrà sottovalutata per alcun motivo»

Derby inedito per la S.Bernardo-Cinelandia Park Cantù, impegnata martedì alle 20.45 al PalaBancoDesio contro l’Urania Milano nel posticipo della giornata numero 12 del girone verde di serie A2.

Un derby giocato finora solo a livello giovanile tra le due società e con i canturini che puntano a un pronto riscatto dopo l’inatteso scivolone di settimana scorsa in casa con la Bakery Piacenza (90-95).

I “wildcats” in momento no

I “wildcats” meneghini vengono da tre sconfitte consecutive, l’ultima delle quali al PalaLido settimana scorsa contro l’Apu Udine (54-81). Gli uomini di coach Davide Villa attualmente occupano la nona posizione in classifica a quota otto punti insieme a Piacenza e Mantova.

I favori dei pronostici sono tutti dalla parte dei biancoblù allenati da coach Marco Sodini, ma un derby è sempre un derby e, tolto il ko con Udine, l’Urania ha dato del filo da torcere a formazioni quotate come la Novipiù Casale Monferrato e la Giorgio Tesi Pistoia.

Se poi aggiungiamo la poca brillantezza mostrata dai canturini nelle ultime due uscite stagionali, è chiaro che servirà grande attenzione contro i “nuovi cugini” di Milano. Olimpia o meno, è una sfida suggestiva.

Come conferma il presidente della Pallacanestro Cantù, Roberto Allievi: «Un derby interessante e che richiama la serie A a cavallo degli anni 60’ e 70’, quando Milano aveva due squadre, l’Olimpia e la Pallacanestro 1958 - sottolinea -. Loro sono una buona squadra, assolutamente da non sottovalutare. In questo momento non riusciamo a esprimerci al meglio, ma sono certo che la squadra c’è e riprenderà la sua corsa. Staff tecnico e giocatori sanno quali sono le nostre ambizioni».

Il commento del general manager dell’Urania, Luca Biganzoli: «Veniamo da un momento non particolarmente brillante - conferma -. La partita con Udine non fa testo, perché non sono loro il nostro competitor. Diciamo che la gara con i friulani e quella con Treviglio sono state le nostre due uscite a vuoto in questa prima parte di stagione. Brucia di più la sconfitta contro Casale, che avremmo dovuto portare a casa per essere in linea con il nostro percorso. Sia con i piemontesi sia con Pistoia abbiamo avuto nelle mani la palla per vincere, ma non siamo stati lucidi. Ci mancano alcuni aspetti di gioco da affinare e paghiamo piccole disattenzioni».

«Ci teniamo a fare bene»

Classifica a parte, neppure Cantù è in un buon momento. Crede nel colpaccio? «Ci teniamo a fare bene sul parquet di Desio, non c’è dubbio - continua -. Loro avranno voglia di rifarsi subito dopo il passo falso con Piacenza. Per noi è un’occasione per provare a fare nostri i due punti. La concentrazione è al massimo. Non nascondo che arriviamo a questo incontro con emozioni ed entusiasmo. È un derby nuovo, ma sicuramente intrigante».

Come valuta Cantù ad oggi? «Siamo consapevoli che è una squadra più forte di Urania - rilancia -. Una società che ha costruito un roster per salire in A1. Cantù in crisi? No, credo che sia fisiologico non brillare tutto l’anno. Penso comunque che per Cantù la cosa importante sia essere in piena forma nei momenti clou della stagione, quando si giocheranno i playoff promozione».

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