Il ritorno al Parini di Recalcati
«Credetemi, è da pelle d’oca»

Sabato a Cantù (ri)gioca - ora come coach di Venezia - nello storico impianto in cui nel 1968 vinse il suo primo scudetto

Un balzo indietro di quarant’anni. E un tuffo al cuore per chi ha ora qualcosa in più di una cinquantina di primavere sulle spalle con il peccato originale di essere da sempre tifoso della Pallacanestro Cantù. Tutto questo sarà sabato il ritorno della Squadra al Parini.

Là dove tutto ebbe inizio. Là dove c’era un campo scoperto. Là dove un giorno si provvide a mettere la copertura, sostituendo in seguito le tribune in legno con i gradoni in cemento armato. Là dove, pigiati pigiati, stando in piedi, la domenica si raccoglievano in “preghiera” - laica - duemila fedeli.

Là dove torna Carlo Recalcati, ora allenatore della Reyer Venezia - che sabato alle 21 affronta l’Acqua Vitasnella per la prima edizione della Coppa FoxTown - ma allora indiscusso protagonista con la maglia biancoblù.

«La mia prima volta alla Parini fu nel 1958 - rammenta - da avversario di Cantù nella categoria allievi con il Centro giovanile Pavoniano di Milano. Nel 1962, invece, la mia prima volta da canturino.

Dici Parini e subito il pensiero corre al primo scudetto della Pallacanestro Cantù. Era l’anno di grazia 1968. «Una stagione meravigliosa, un titolo tricolore inaspettato ma meritato - confessa il Charly - Un momento indimenticabile».

«Sabato - prosegue - l’emozione sarà intensa ma non sarò il solo a provarla poiché in uno spicchio del palazzetto saranno presenti anche altri ex giocatori di quel periodo con i loro familiari».

L’intervista integrale sull’edizione de La Provincia in edicola venerdì 3 ottobre

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