«Il sintetico un passo
verso il nuovo stadio»

Intervista con Michael Gandler , Ceo americano del Como

Michael Gandler, blindato nella sua casa milanese, non smette di lavorare programmando il futuro del Como. Il mondo, calcistico e non, offre ampie chiazze di incertezza, e il lavoro del manager americano è quello di non far trovare impreparata la società al momento della ripartenza. È questa la sfida che si sta giocando. Anche se non si conosce il terreno della nuova sfida sportiva. Quando? A settembre? A ottobre? E in che campionato? In una C d’elite? Col Monza? Senza Monza? Di tutto ciò e di molto altro abbiamo parlato nella telefonata di ieri.

Lei sta lavorando per il futuro. Come si fa in questo periodo?

«Ci sono tante cose da fare, da programmare, dobbiamo farci trovare pronti.

Una mossa è stata quella di prevedere il campo sintetico al Sinigaglia».

Conferma?

«Confermo. Abbiamo avviato il progetto, abbiamo dei preventivi e ne abbiamo parlato con il Comune».

Cosa ne pensano a Palazzo Cernezzi?

«Hanno accolto molto bene l’idea. Anche se una cosa è l’entusiasmo e un’altra è l’accordo. Ne parleremo dettagliatamente dopo la firma».

Il progetto a lungo termine resta vivo?

«Certamente! Siamo qui. Abbiamo fatto una società più forte proprio per preparare le sfide che ci attendono.

Una struttura molto articolata.

Sono soddisfatto. E fatemi dire due parole su Como tv: i numeri sono interessanti. Oltre 70mila pagine e oltre 80mila minuti visti. Al primo anno siamo soddisfatti, specie se si considera che hanno bloccato il campionato il giorno del nostro debutto in tv...

L’intervista integrale sulla Provincia di domenica

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